Comune di Reggio, Malaspina a ruota libera: "Ci fossimo dimessi tutti, oggi non ci sarebbe una giunta"

"Mi dimetto per rispetto verso gli elettori. Sostenuto anche da elettori di sinistra per la mia scelta"

L’unico a compiere il tragitto dal notaio…alla segreteria comunale. Con una scelta fatta di dignità politica e umana, Nicola Malaspina ha rassegnato le dimissioni, lasciando così Palazzo San Giorgio. Ai microfoni di CityNow, Malaspina ha spiegato nel dettaglio le motivazioni che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni.

“Non è stato un atto eroico ma militante e dovuto. Il secondo tempo dell’amministrazione Falcomatà è iniziato malissimo, con la vicenda dei brogli elettorali. Dopo 12 mesi è arrivata la condanna in primo grado in relazione al Processo Miramare, non ci poteva essere atto diverso che quello delle dimissioni.

Una scelta dura e irrevocabile, l’unica che la città poteva comprendere pienamente. A settembre dello scorso anno, Falcomatà ha chiesto di essere rieletto sulla propria persona, non su Brunetti. Nulla di personale contro il sindaco f.f. ma qui c’è qualcosa che non va: se un sindaco viene sospeso, è più etico ridare la parola ai cittadini attraverso le urne”.

Malaspina preferisce non commentare la scelta dei colleghi di centrodestra di rimanere all’interno di Palazzo San Giorgio e svela un retroscena interno alla coalizione: la domenica successiva alla sentenza, la fumata bianca era vicina..

“Le scelte dei colleghi di centrodestra? Non commento, posso raccontare quello che accaduto. Dopo una riunione tenutasi circa 48 ore dopo la sentenza del Processo Miramare, con la quale si pensava di poter rassegnare le dimissioni in maniera corale, tutti insieme. Se tutti insieme ci fossimo presentati dal Presidente del Consiglio Comunale, oggi probabilmente non avremmo un’altra giunta. 

Il passaggio dal notaio è stato deciso per mantenere coesa la coalizione, io ci sono andato ma senza alcuna clausola o condizione, se non quella di presentare le dimissioni concretamente in un secondo momento. Ho vissuto questi 15 mesi di consiglio comunale senza egocentrismi, non fanno parte del mio modo di essere.

Oggi sono qui per spiegare nel dettaglio le motivazioni che mi hanno portato a rassegnare le dimissioni, rendendo così omaggio che attraverso le urne mi hanno dato la possibilità di entrare in consiglio comunale. Ho ricevuto tantissimi messaggi di sostegno, anche da elettori di sinistra, che hanno elogiato la mia scelta di dimettermi. Mi dispiace non aver avuto il tempo a disposizione per poter portare avanti tutte le mie idee”.