Concessioni demaniali, Palazzo San Giorgio con una mozione chiede al governo di determinarsi

L’impegno per la giunta guidata da Falcomatà è rivolto anche alla previsione di esenzioni fiscali e tributarie per gli anni 2020, 2021 e 2022

Una mozione che vuole essere uno stimolo per sollecitare il governo, il parlamento e la regione, a favore del settore turistico balneare. D’altra parte la questione delle concessioni agli operatori del settore, con lo stop al Comune ad opera dell’Antitrust, ha preoccupato e non poco gli addetti ai lavori.

Giuseppe Marino ha illustrato all’aula la mozione a nome della maggioranza ricordando che il Settore ha vissuto nella stagione scorsa un momento di grande difficoltà con il rischio che anche questa stagione vada a farsi strabenedire. “La risorsa mare è sicuramente tra le più importanti anche per la nostra città: vogliamo dimostrare la nostra vicinanza e attenzione al settore” ha detto Marino, ripercorrendo l’iter legislativo e giuridico degli ultimi anni, dalla legge 145 del 2018 in cui vennero introdotti due commi attraverso i quali il legislatore propese per un approccio pro concessionari, al Decreto rilancio elaborato per contrastare gli effetti economici del covid, prevedendo concessioni per 15 anni.

“Anche il nostro Comune raccogliendo questo indirizzo legislativo e attuando la circolare regionale ha avviato una serie di procedure per facilitare le concessioni sul demanio e dare alle imprese una prospettiva più lunga, che consenta investimenti e stabilità occupazionale, per favorire un momento di crescita e di sviluppo in termini anche di tutela ambientale. È accaduto purtroppo che Commissione europea ha inviato un rilievo formale ritenendo che la normativa italiana sia parzialmente in contrasto con la direttiva riguardante la concorrenza. Noi come altri Comuni ci troviamo difronte ad evidente contraddizione tra normativa nazionale che spinge verso la possibilità di favorire concessioni di lungo periodo e quello comunitario. Si sono innescati dei contenziosi giudiziari e sentenze di diverso orientamento. Riteniamo di dare un mandato alla giunta affinché si chieda con forza al Parlamento di intervenire per chiarire questi aspetti in modo tale che i Comuni che devono dare risposte agli imprenditori possano dare una parola di chiarimento. Chiediamo anche ai Ministeri competenti e alla Regione di prevedere esenzioni fiscali e tributarie per gli anni 2020, 2021 e 2022 per il pagamento dei canoni marittimi e l’addizionale regionale”.

L’assessore all’Urbanistica, Mariangela Cama, è intervenuta nel dibattito sollecitata da alcuni dubbi che venivano dai banchi dell’opposizione. Iatì, Minicuci, Milia hanno chiesto di modificare alcuni passaggi della mozione e chiesto chiarimenti in merito a quanto fatto fin qui dall’amministrazione. La Cama ha quindi preso la parola per chiarire i contorni dello stop imposto dall’Antitrust:

“ci hanno chiesto di fermare l’indirizzo che modificava e integrava una delibera di marzo 2020 recependo gli indirizzi nazionali e regionali che ci dicevano di applicare la norma, ma per superare le criticità dei principi di trasparenza e pubblicità abbiamo chiesto agli uffici di procedere con ricognizione ufficiale e puntuale e sulle 32 concessioni che risultano vigenti ed estese l’istruttoria ci dice che solo 15 potevano avere la proroga. Abbiamo ribadito la correttezza, secondo noi, nel procedimento che non si è limitato alla legge 145/2018. L’impegno al governo è di determinarsi su questo tema emettendo un provvedimento temporaneo ma con un termine congruo che dia qualche certezza, perché se si dice che bisogna fare i bandi ci vogliono anche dei termini certi”.

Alla fine nessun voto contrario. La mozione è passata con 26 voti favorevoli e 5 astenuti.