Consiglio Nazionale Arcigay a Reggio: grande partecipazione e grandi novità - FOTO

"Dal Consiglio Nazionale di Arcigay a Reggio Calabria porto a casa la bellezza". Il resoconto della importante due giorni

I segni di una Reggio Calabria ‘aperta’ al cambiamento sono visibili già dai mesi precedenti, di cui ricordiamo in particolar modo il Gay Pride ed il 10° anniversario dell’associazione ‘I Due Mari‘. Il Consiglio Nazionale conclusosi ieri, 2 febbraio 2020, segna però una vera e propria svolta per la comunità LGBTI nella nostra provincia ed in tutta la regione.

Per Reggio si è trattata di una bellissima prima volta, che si è svolta con grande successo di partecipazione da ogni angolo d’Italia, dal Trentino alla Sicilia, passando per Emilia Romagna e Campania, i consiglieri Arcigay che hanno condotto a Reggio numerosi volontari, sono stati veramente tanti. L’Arcigay cittadina non poteva che esprimere il suo grande orogoglio per il traguardo raggiunto:

“Siamo davvero orgoglios* di queste due giornate di elaborazione politica, di condivisone e di nuove prospettive! Un grazie particolare lo vogliamo rivolgere a tutte le persone che si sono impegnate per la riuscita di questo evento”.

Presenti alla due giorni, così significativa per la nostra città e per l’intero movimento, anche il Presidente Nazionale Luciano Lopopolo ed il Segretario Nazionale Gabriele Piazzone. Altra grande ‘star’ dell’evento, uno dei fondatori di Arcigay: Massimo Milani. Il Consiglio non è stato, infatti, solamente una riunione per discutere i nuovi assetti del movimento, ma anche un momento di riflessione per la festa dei 40 anni di Arcigay.

“Arcigay per me è come una Madeleine per Proust ha affermato Milani, incantando il pubblico presente che non ha potuto far a meno di ripercorrere con lui la storia di questa fantastica associazione.

Il consiglio nazionale è stato anche un modo per portare all’attenzione di tutti i volontari le misure più urgenti su cui è necessario lavorare, come ad esempio la proposta di legge riguardante l’omofobia e la transfobia. La sensibilizzazione partirà inizialmente dal territorio per poi estendersi a macchia d’olio a livello nazionale.

I complimenti per la riuscita dell’evento reggino giungono anche dalla pagina Facebook di Arcigay nazionale che, all’indomani del Consiglio scrive:

“Per l’occasione è stata sperimentata una nuova modalità di confronto ed elaborazione politica che ha visto la partecipazione dei consiglieri e delle consigliere ai tavoli tematici di discussione. Guardiamo al presente e al futuro con entusiasmo e impegno, ringraziando il comitato territoriale Arcigay Reggio Calabria “I Due Mari” per l’ospitalità all’interno del circolo Arci Samarcanda, un luogo dallo straordinario valore simbolico, in quanto bene confiscato alla mafia e restituito alla città”.

Oltre la soddisfazione delle istituzione è bello vedere sui social anche i pareri dei volontari giunti da ogni parte d’Italia e le loro impressioni su Reggio Calabria. Fra tutti uno ci ha colpito in particolar modo:

“Di ritorno dal Consiglio Nazionale di Arcigay, che per la prima volta si è svolto a Reggio Calabria, porto a casa la bellezza”. 

Sono queste le parole scritte su Facebook dalla consigliere nazionale dell’Arcigay di Palermo, Daniela Tomasino che, trovandosi nella città dello Stretto, esprime a cuore aperto le sue impressioni:

“La bellezza di trovare e ritrovare vecchi e nuovi amici, la grande bellezza di una città che non conoscevo e la straordinaria ed efficientissima accoglienza dei volontari e delle volontarie del Comitato di Reggio, la bellezza dell’intervento di Massimo Milani, che quest’associazione ha fondato 40 anni fa, la voglia contagiosa di molti consiglieri, spesso silenziosi, di confrontarsi e dire la propria sui temi che attraversano il movimento LGBTI italiano e un mandarino della madre di Michela Calabrò. Ah, e la contentezza per aver strappato 4 manifestini fascisti affissi nei pressi di una scuola, riposti con cura là dove devono stare, ovvero nell’immondizia”.