Consiglio Regionale, Occhiuto: "Non ho bacchetta magica ma riorganizzerò Sanità". Nomine rinviate

L'opposizione incalza sui 5 consulenti da 500 mila euro, Occhiuto risponde: "Nemmeno io soddisfatto da quanto deciso dal Governo"

Consiglio Regionale che si ‘incaglia’ come spesso accade sul tema della sanità. L’opposizione incalza soprattutto sull’Articolo 3 del quarto ordine del giorno (Misure di rafforzamento del servizio sanitario regionale) che prevede la possibilità per la Regione Calabria di avvalersi “di un massimo di cinque esperti o consulenti, nominati nel rispetto dei vincoli assunzionali previsti dalla normativa vigente e del limite di spesa complessivo di 500.000,00 euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024”, possibilità che fanno indispettire la minoranza.

“Presidente Occhiuto è arrivato il momento di quagliare. Basta dirigenti, esperti e proclami, iniziamo ad assumere e basta. Il tempo delle aperture è finito, meno comunicati e più assunzioni. Iniziamo ad occuparci delle questione serie”, afferma pungente il consigliere Davide Tavernise del Movimento 5 Stelle.

Il presidente della giunta regionale chiarisce sul tema consulenti e più in generale fa un primo bilancio sulla sanità, che lo vede diretto interessato in quanto commissario.

“I 5 consulenti per 500 mila euro sono da pagare con bilancio della Regione, non sono contento nemmeno io della decisione del Governo. E’ una norma regionale che serve ad adeguarsi alla norma nazionale. se vogliamo fare dibattito sulla sanità sono disponibile. So bene cosa serve per risollevare la sanità, bisogna riorganizzarsi se no non sarà mai possibile.

Carenza di medici? C’è anche in Lombardia, il nostro sistema sanitario non è attrattivo. In Calabria banditi più concorsi negli ultimi 6 mesi che nei precedenti 6 anni, la pandemia ha allargato buco. Non sono spaventato, sono convinto che ce la faremo. Completeremo entro il 2023 l’ospedale di Sibari ed entro il 2024 l’ospedale di Vibo, a breve faremo riunione su ospedale di Palmi.

Le cose si stanno facendo -conclude Occhiuto- con la determinazione di un commissario che è anche presidente della regione. Ma non abbiamo la bacchetta magica”.

La minoranza alza i toni, soprattutto con il consigliere del Pd Domenico Bevacqua, il quale insiste ripetutamente sull’inserimento di emendamenti su Sorical e sulle terme, ‘che nulla hanno a che vedere con la sanità. Voglio delle risposte dalla maggioranza, dobbiamo sapere perche’ sono stati inseriti questi due punti’, chiede in diverse circostanze Bevacqua.

Consiglio Regionale Occhiuto

Sul tema Sorical, il presidente della Regione assicura che entro il 15 giugno sarà totalmente pubblica: ‘Vi dò inoltre una buona notizia, il contenzioso con il fondo bancario tedesco è stato risolto’, le parole di Occhiuto.

Questione sanità a parte, scivola via senza troppi intoppi il consiglio regionale, con i punti all’ordine del giorno aumentati in extremis da 8 a 11. Punti in realtà -quelli realmente votati- che tornano ad essere 8: prima del sipario infatti l’aula approva il rinvio degli ultimi 3 punti all’ordine del giorno, relativi ad una serie di nomine da effettuare.

” Nomina di tre membri, compreso il Presidente, di cui uno in rappresentanza delle minoranze, del Comitato regionale per le comunicazioni – CORECOM CALABRIA”, e ” Nomina di tredici membri scelti fra donne elette nelle istituzioni e donne che abbiano riconosciuta esperienza di carattere scientifico, giuridico, culturale, produttivo, politico e sindacale sulla condizione femminile nella Commissione per le pari opportunità fra uomo e donna presso il Consiglio regionale”, nomine rinviate al prossimo consiglio regionale.

In apertura di seduta, tra i primi provvedimenti approvati anche quello relativo all’approvazione “Piano Territoriale Triennale 2022-2024 e Schema di Protocollo d’Intesa per il sostegno e lo sviluppo regionale dell’Istruzione Tecnica Superiore (ITS)”. Ordine approvato a maggioranza con il sostegno del gruppo De Magistris, astenuti invece Pd e M5S.

La vicepresidente Princi, ringraziando anche parte dell’opposizione per aver condiviso il provvedimento, ha specificato come “le aziende fanno parte integrante dell’Its. Almeno il 50% dei docenti deve provenire dal mondo del lavoro, vogliamo intraprendere formazione imprenditoriale. Abbiamo abbracciato tutto il mondo universitario calabrese, gli istituti superiori e le imprese, che saranno loro a segnalarci bisogni”.

Il consigliere del Pd Bevacqua sul tema ha evidenziato come servirebbe una maggiore possibilità per i giovani calabresi di diventare imprenditori, e non soltanto dipendenti.