Torna il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in riva allo Stretto, acclamato da un gruppo di fedelissimi.
Dopo aver visitato il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia e ammirato i Bronzi di Riace, e dopo una breve passeggiata lungo la Via Marina ed una lunga presenza all’interno della sede dell’attività commerciale di Tiberio Bentivoglio, ha parlato ai cittadini all’altezza della ‘Rosa dei Venti’.
“Qui c’è un sole che rischia di liquefarci però qui un abbraccio a voi è dovuto”.
Esordisce così l’ex premier Conte.
“‘E’ dovuto un abbraccio di speranza e progettualità, e di riscatto. Da questo lungomare bellissimo mandiamo un saluto ed un abbraccio a tutti i calabresi e a tutti coloro che amano questa terra e non sono andati via. Noi ci siamo e sempre stati qui, a impegnarci. La Calabria ha bisogno ancora di più, l’intero Mezzogiorno ha bisogno di un rilancio. Ora ci sono circa 80 miliardi del Pnrr ma non cantiamo vittoria perchè in passato abbiamo visto tanti soldi spesi male, e sono andati anche nelle tasche sbagliate, in comitati economici o finanziari, spesso purtroppo direttamente collusi ed organizzati con la ‘ndrangheta. Ci presentiamo a questo appuntamento elettorale, proprio per questo motivo, con dei rinforzi. Insieme a noi c’è Federico Cafiero De Raho, un alfiere dell’antimafia, non ve lo devo presentare io. Lui conosce alla perfezione tutte le dinamiche della malavita, di come si infiltra in tutti i gangli della vita politica. Dobbiamo contrastare la criminalità. Vogliamo legalità e onesta, e ci vuole grande competenza per combattere la malavita, non basta essere onesti, bisogna studiare ed essere attrezzati. Quando si parla di parassiti, non è chi percepisce il reddito di cittadinanza, ma sono i mafiosi. Come si permettono i politici a dirlo, che stanno da 20-30 anni in politica. Mi imbestialisco”.