Coronavirus, Arcuri: 'La fine è lontana. Dovremo abituarci alle mascherine'

"Non siamo a pochi passi dall'uscita dall'emergenza. È sbagliato immaginare un imminente 'liberi tutti'". Le parole del commissario straordinario

“È fondamentale nel periodo di Pasqua, continuare a rispettare il distanziamento sociale e le misure di prevenzione”.

Questo l’avvertimento del commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile

“Non commettiamo errori nei prossimi giorni: saranno giornate fondamentali, dobbiamo tutti tenere sempre tutti e due gli occhi aperti. Attenti a pericolosi miraggi. Non siamo a pochi passi dall’uscita dall’emergenza. È sbagliato immaginare un imminente ‘liberi tutti’ dove ciascuno di noi, da un giorno all’altro, torna alle vecchie abitudini”.

Arcuri cerca in ogni modo di mandar via dalle menti degli italiani questa utopia. E sullo stato attuale dell’emergenza afferma:

“Siamo all’inizio di una lunga fase di transizione e sarebbe imperdonabile non perseverare rendendo inutili i sacrifici fatti nei giorni che sono alle spalle. Nei prossimi giorni non dimenticate mai che questo virus a ieri si è portato con sé 16.523 vite umane – sottolinea – Ecco perché torno a supplicarvi: non cancellate questo numero dalla memoria”.

Per quanto riguarda invece le mascherine, il commissario straordinario si schiera contro le regioni:

“Per ora ci occupiamo di rifornire il numero massimo di mascherine alle strutture sanitarie che combattono, non ci occupiamo di distribuire mascherine ai cittadini. Se alcune regioni ritengono legittimamente di doverle fornire, se ne occuperanno loro, fino a una nuova organizzazione che non è ancora arrivata. Credo che per molto tempo molti di noi se non tutti ci dovremo abituare ad utilizzare questo strumento di protezione”.

E sull’aumento dei prezzi Arcuri afferma:

“Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta ad un prezzo 10 volte maggiore del costo, questo non è libertà di mercato ma una speculazione due volte insopportabile”.

Fonte: Adnkronos