Pangolino, mammifero a rischio estinzione, divenuto famoso a causa del Coronavirus

Un misterioso animale tornato sotto i riflettori a causa della pandemia. Ecco cos'è il pangolino e quali sono le caratteristiche del misterioso mammifero


Alcuni ricercatori della South China Agricultural University definirono il pangolino lo “spillover” del Coronavirus. Si tratta dell’animale che avrebbe infettato l’uomo con il virus che ha scatenato la pandemia mondiale. Tale teoria è stata poi rapidamente smentita, per supportare, invece, quella che vede protagonista il pipistrello.

È comunque risaputo che le principali epidemie degli ultimi anni, Sars, Mers, Ebola, Hiv, hanno avuto origine dagli animali e il salto di specie è favorito proprio dai wet market e dai traffici illegali.

Il particolare mammifero è presente in Asia e Africa dove viene contrabbandato sia per le sue ‘scaglie’ che per la sua carne. Secondo quanto riportato da Il Corriere, il commercio illegale del pangolino “non è un problema che riguarda soltanto l’estremo oriente. Anche in Europa è piuttosto florido il commercio di parti di questo animale”.

Anche Le Iene si sono occupato dello strano mammifero e dei traffici illegali che potrebbero scatenare nuovi virus:

“Gli scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per sviluppare un vaccino per il nuovo coronavirus. Ma mentre loro cercano una cura, dobbiamo stare attenti perché una simile pandemia potrebbe avvenire di nuovo, e le responsabilità potrebbero essere proprio di noi essere umani”.

Il pangolino comunque, che oggi è famoso grazie al Coronavirus, nel 2017 era stato scelto da Google come simbolo di San Valentino e, ancora oggi, continua a far parlare di sè.

COS’È IL PANGOLINO

Il pangolino è tra gli animali più singolari al mondo: è una sorta di formichiere rivestito da un'”armatura” di scaglie (è l’unico mammifero ad averle), sdentato ma con una lingua lunga quanto il corpo, può consumare 20 mila formiche in un giorno, molto timido e tipicamente notturno. Oggi è fortemente minacciato dall’uomo ed è tra gli animali più contrabbandati del mondo (sono richiesti per la carne e le scaglie usate nella medicina tradizionale).

Il nome pangolino (o in inglese “pangolin”) deriva dalla lingua malese. Si tratta di un’adattamento dei termini “pang-goling” o “peng-goling” o ancora “peng-gulung” ovvero “colui che si arrotola”. i primi esploratori europei lo chiamarono carciofo a quattro zampe”. Nella foto, la corazza a scaglie del pangolino è quasi impossibile da frantumare, anche per una leonessa,

La pelle dei pangolini è rivestita solo in minima parte di peli, il resto del corpo è invece coperto da scaglie cornee di circa 3-5 centimetri di diametro fatte di cheratina, la stessa sostanza delle nostre unghie. Ogni individuo può averne fino a 10.000, che rivestono anche zampe, capo e coda. Solo il ventre e alcune parti del capo rimangono scoperti dalle scaglie. Ma vengono protetti quando il pangolino si chiude a palla. Nella coda le scaglie aumentano di dimensione e hanno margini abbastanza affilati; nelle specie terrestri più grandi possono essere impiegate anche come armi difensive.

È PERICOLOSO?

I pangolini sono tra gli animali meno pericolosi al mondo: non mordono, non usano gli artigli per difendersi, il massimo che sanno fare quando sono in pericolo è appallottolarsi per proteggere lo stomaco, l’unica zona indifesa del loro corpo. La cosa più pericolosa che può succedere con un pangolino è provare a prenderne in braccio uno e beccarsi un graffio, perché i bordi delle scaglie sono taglienti. Ecco perché i pangolini hanno dovuto isolarsi e sono diventati uno dei mammiferi più misteriosi del mondo.

Fonte: Focus

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