Rifiuti, Neri solleva il problema della Tari: 'Quanto costerà ai reggini?'

"Non avendo notizie, temiamo possa esserci un peggioramento". Le parole del consigliere della Lega a CityNow

Il consigliere comunale e metropolitano Armando Neri, ospite dell’ultima puntata di Live Break, ha parlato del recente cambio di ditta per la gestione della raccolta differenziata a Reggio Calabria. Quella tra Teknoservice ed Ecologia Oggi al Comune è stata una lunga battaglia, a suon di ricorsi e controricorsi che, alla fine, hanno dato ragione all’azienda lametina che, da giorno 12 aprile, è al timone del servizio.

“Credo che questo pasaggio di consegne sia stato gestito in maniera approssimativa – ha detto senza mezzi termini il consigliere della Lega. Soprattutto da un punto di vista politico. È evidente che questo andrà ad avere una ricaduta negativa sui cittadini”.

E per quanto riguarda i cassonetti ingegnerizzati, invece:

“Ne abbiamo sentito parlare così tante volte che li vedremo con l’intelligenza artificiale, nel tempo che sarà necessario per metterli in opera. Spero non facciano la stessa fine che hanno fatto gli arredi urbani parcheggiati al Cedir, per tantissimi anni, salvo poi andare in rovina”.

L’ex vicesindaco, che dal 2017 si è occupato del personale, si è detto, inoltre, preoccupato proprio sulla tematica dei lavoratori transitati da una ditta all’altra:

“Mi auguro, infatti, che siano stati fatti tutti i passaggi necessari per la tutela dei dipendenti ed alla presenza dei sindacati tutti, non solo quelli della triplice, ma anche le altre sigle proprio perché l’interesse dell’amministrazione, per ciò che concerne i lavoratori è garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali perchè questi ultimi se salvaguardati e pagati adeguatamente svolgono un servizio efficiente e di questo ne abbiamo tutti palese esperienza”.

A tal proposito, Brunetti, altro ospite del format di stretta attualità di CityNow, si è sentito di rassicurare il collega della minoranza, assicurando che “al tavolo si sono seduti tutti i sindacati firmatari di contratto, dopodiché sono stati convocati anche gli altri sindacati e sono stati ricevuti sia da me che dalla società”.

Il costo del servizio

Neri non è affatto nuovo al tema del ciclo di rifiuti, essendo stato lui stesso assessore al ramo dal giugno 2019 al settembre 2020 e lo ha dimostrando cercando di fare chiarezza su un argomento abbastanza spinoso per i cittadini: i tributi.

“C’è un tema di cui nessuno ha parlato finora, che è quello del costo del servizio. Perché dico che la gestione approssimativa di questo passaggio di consegne andrà ad avere una ricaduta sicuramente negativa sui cittadini? Per quanti riguarda la TARI.

È ovvio che, nel balletto che c’è stato tra le due società, le continue proroghe avranno un’incidenza sul PESCU che è il Piano Economico finanziario della Tari che, detto molto semplicemente, è l’atto principale che dà il costo del servizio nell’anno. Per spiegare facilmente come funziona, o meglio come funzionava prima dell’uscita dal piano di riequilibrio, se il piano costa 100 e ci sono 10 cittadini, la TARI costa 10 euro a cittadino perché il costo viene spalmato sui cittadini.

Ancora oggi, ne in commissione bilancio, né in commissione ambiente, abbiamo notizia di questo piano economico finanziario. Quindi noi come opposizione, ma ancora prima come cittadini, non sappiamo quanto andrà a costare, quest’anno il servizio. E visto che non abbiamo notizie – ha concluso l’esponente della minoranza – temiamo che ci possa non essere un abbassamento delle tasse, ma che possa esserci, invece, un peggioramento”.