Covid Hotel e alternativa al Ponte sullo Stretto: Perna entra nel merito

Il vicesindaco restituisce al mittente la polemica sul Covid Hotel ed annuncia ai microfoni di CityNow un progetto alternativo al Ponte sullo Stretto

Il vicesindaco Perna sta seguendo da vicino la task force comunale anti-Covid, messa in piedi dal sindaco per affrontare al meglio il momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Il suo è un pensiero positivo:

“Il Comune poteva dire che la questione sanitaria non è di sua stretta competenza, ma invece ha svolto un’azione di supplenza perché lo richiedeva la situazione. Non è solo una questione mia, del sindaco o dell’assessore Delfino che si è prodigato tanto. Perché poi bisogna trovare i fondi per l’hotel covid e le altre azioni di sostegno. Ora ci attende la sfida dei tamponi che si stanno facendo nelle comunità chiuse e del vaccino”.

Intanto, fra lunedì e martedì arriverà dai laboratori universitari catanzaresi la risposta definitiva sull’affidabilità dei test rapidi custoditi a Palazzo San Giorgio. Dopo di che si procederà alla somministrazione partendo dalle comunità chiuse e passando alle scuole.

Ma in tema di Covid hotel Klaus Davi ha acceso una nuova polemica che Perna restituisce al mittente:

“Dopo l’avviso emanato dal Comune hanno fatto domanda in quattro. Come si sa con la legge Bassanini c’è stata una netta distinzione di ruoli tra parte politica e parte amministrativa. I bandi li fanno i dirigenti e questo lo ha predisposto Barreca che è un buon dirigente. Chi ha partecipato all’inizio non ha partecipato alla seconda fase conclusiva. Ed il motivo non è un mistero. Qualcuno non ha partecipato perché la Regione ha fatto un bando che paga gli hotel vuoti per pieni, cioè anche se non ospiteranno pazienti, mentre il nostro bando paga solo quando viene utilizzato per qualche paziente”.

Entrando più nel dettaglio:

“Chi ha partecipato ha presentato certificati antimafia e tutto quello che serviva. Ma la polemica mi sembra speciosa. Le critiche vanno bene ma quando sono fatte sistematicamente, per mestiere, io non rispondo”.

L’alternativa al Ponte sullo Stretto

Ponte Sullo Stretto

Titolare di diverse deleghe (dalla smart city all’Area integrata dello Stretto) Perna non ama fare annunci rispetto a quelli che sono i suoi progetti futuri, ma anticipa a CityNow alcune novità imminenti:

“Per mia natura preferisco non fare annunci. Ma voglio dire che da gennaio vorremmo dar vita ad una serie di campagne con l’ausilio di 400 associazioni organizzate dalle Consulte: ci sarà una grande assemblea, covid permettendo.

Le nuove generazioni sono portate all’annuncio, per la mia generazione che si è adeguata alla tecnologia senza incorporarla, le cose si fanno e poi magari si annunciano mentre si fanno. Fra le tante c’è allo studio un interessante progetto per l’attraversamento, che non è il Ponte. Io non ho nessun pregiudizio, ma il ponte non si può fare per mille ragioni. Ma ci sono altre possibilità. Le due città sono, dalla storia, dalla geografia, dall’economia, portate a unirsi. Sono le uniche due citte metropolitane che distano pochi chilometri l’una dall’altra. Come si fa a pensare che restino legate a due Regioni diverse che le hanno sempre ignorate e marginalizzate”.