Draghi: 'La situazione migliora. Varato il fondo per i sanitari vittime del Covid'

15 milioni di euro per i sanitari vittime del Covid. Il Premier fa un bilancio della situazione contagi e vaccini

“La situazione sanitaria continua a migliorare”.

Lo ha detto nella conferenza stampa di ieri, a margine dell’ultimo Consiglio dei Ministri, il Premier Mario Draghi a proposito della situazione Covid in Italia che, dopo aver fatto registrare per lunghi mesi numeri spaventosi, torna, finalmente, ad un trend positivo.

Il fronte Covid in Italia

Draghi: “Fondo da 15 milioni per i sanitari vittime del Covid”

“Questa settimana ci sono stati in media 54.000 nuovi casi al giorno di Covid-19, a fronte dei 67.000 di una settimana fa. Anche il numero delle persone positive in terapia intensiva è diminuito, ora sono sotto 1000, in calo del 20% rispetto a una settimana fa. Lo stesso per il numero dei ricoveri ordinari, in forte calo a 13.900 rispetto ai 16.800 di una settimana fa”.

Sulla campagna di vaccinazione il Presidente del Consiglio ha aggiunto:

“Quasi l’89% dei cittadini con più di 12 anni ha ricevuto due dosi e 36,6 milioni di italiani hanno ricevuto anche la terza dose. Quindi ancora una volta voglio ringraziare il Commissario Figliuolo e la sua struttura, la Protezione Civile, i medici infermieri e tutti gli italiani che hanno scelto di vaccinarsi per questi importanti risultati. Tra l’altro nei provvedimenti di oggi abbiamo approvato anche un fondo di 15 milioni di euro per sanitari deceduti per Covid-19”.

La sfera economica

“Bisogna essere cauti”

“Per quanto riguarda l’economia, come ho detto anche la settimana scorsa, siamo ancora in una fase di rallentamento della crescita in Europa che, secondo le previsioni fino a oggi, dovrebbe riprendere spedita a partire dal secondo trimestre di quest’anno. Dico “secondo le previsioni” perché bisogna essere cauti, ci sono chiaramente dei rischi geopolitici che non potranno non influenzare la crescita in Europa e in Italia”.

“Buone notizie per il mercato del lavoro”

“Sul mercato del lavoro ci sono buone notizie. Il numero di occupati in Italia è cresciuto tra gennaio e dicembre di oltre 650.000 unità e il tasso di occupazione è aumentato di 2,2 punti percentuali, ritornando a livello di prima della pandemia. Però naturalmente ci sono delle criticità a cui noi ci siamo abituati ma non dobbiamo abituarci. Perché la maggior parte dei nuovi dipendenti, nell’ultimo anno, ha firmato un contratto a tempo determinato e solo un quarto ha firmato un contratto permanente.

Quindi l’obiettivo del governo è quello di rilanciare la crescita. Una crescita sostenuta, equa e sostenibile. Ma bisogna anche affrontare il problema del mercato del lavoro, specialmente per i giovani, e il problema della precarietà”.