Covid, linea dura di Speranza in vista del Natale: 'Bisogna chiudere, non aprire'

Le parole di Speranza fermano l'entusiasmo degli italiani, desiderosi di trascorrere un Natale più sereno, senza restrizioni

Il Ministro Speranza è sempre stato sicuro. Il virus si sconfigge solo «tenendo alta la guardia, non allentando mai l’attenzione e non cantando vittoria troppo presto».

Hai il timore il Ministro della Salute che si possa tornare indietro, a causa dei tanti assembramenti di questi giorni. E si augura adesso, che Conte e i ministri non cedano alla mozione natalizia degli affetti e alle pressioni dei settori economici.

A NATALE SI RISCHIA L’AUMENTO DEI CONTAGI, SPERANZA: ‘CHIUDERE, NON APRIRE’

«La mia posizione non cambia, è sempre stata cristallina. Allentare proprio adesso le misure di contenimento sarebbe un grave errore. Bisogna chiudere, non aprire. Dobbiamo assolutamente evitare gli assembramenti. Non andate tutti nello stesso posto. Quando vedete che ci sono luoghi con tante persone, evitateli, se non vogliamo poi essere costretti a restrizioni molto dure.

NATALE, PERIODO PIU’ COMPLICATO

“È il periodo più complicato, in cui il tasso di relazioni e spostamenti si alza di molto. Ascolteremo con grande attenzione i nostri scienziati e l’auspicio è che nel giro di poco tempo si possano assumere ulteriori misure, in grado di scongiurare una ipotetica terza ondata. Se ci fermiamo e molliamo, la curva del virus può tornare a salire. Senza salute non c’è economia.

Al Corriere Speranza afferma:

“Se ci sarà o meno la terza ondata, dipenderà da noi. I numeri sono ancora molto significativi. La battaglia non è vinta, ci vuol poco a tornare indietro e a vanificare gli sforzi fatti nelle ultime settimane». Insomma, bisogna resistere.

La campagna vaccinale in Italia partirà a gennaio ma Speranza ammette che “il vaccino non arriverà subito per tutti”.