Criniti: 'Non sarei mai andato via dalla Reggina, ma qualcuno...'

"Indimenticabile e unica quella giornata con i tifosi"

19 presenze, una rete, per i tifosi amaranto è stato uno dei giocatori più forti che abbia indossato la maglia amaranto. Con Antonio Criniti, per tutti Totò, un tuffo nel passato ma anche il suo pensiero sulla Reggina di adesso: “Mi fanno piacere i tantissimi attestati di stima che ricevo. Sono venuto alla Reggina perchè voluto da mister Guerini che mi aveva allenato in altre squadre, però soprattutto da calabrese. Reggio Calabria rappresentava una piazza importantissima tra l’altro per tutti noi calciatori.

E poi con una tifoseria matura ed appassionata come quella amaranto, è più facile entrare nel loro cuore.

Ricordo un episodio, partita con il Palermo, ex di turno e quindi squalificato. Invitato dal capo degli Irriducibili, andaì a seguire la gara con i tifosi. Una emozione unica, incredibile. E’ proprio in quelle circostanze che ti accorgi quanto si possa veramente amare una squadra. E poi sono rimasto impressionato da tutti quelli che si preoccupano di far cantare quel settore, senza mai guardare per un attimo la partita.

In quella Reggina io e Pasino avevamo un solo compito, far segnare Dionigi. Si giocava a piede opposto e mister Guerini nel suo schema tattico ci chiedeva proprio quello, la giocata e gli assist per il nostro centravanti che era implacabile. Ho segnato solo una rete, quella con il Padova, che decretò la salvezza matematica della squadra.

A fine stagione feci scendere Caliendo a Reggio, nonostante le numerose richieste. Avevo espresso al presidente Foti il desiderio di rimanere alla Reggina. E proprio in quel momento ho capito che la società aveva fatto scelte diverse, ma il sottoscritto aveva tanta voglia di dare ancora tanto, ma non mi è stata data la possibilità.

La Reggina di adesso è una squadra forte, pratica, essenziale. Gli altri parlavano e la Reggina vinceva e faceva punti. La serie C è difficile, complicata, più facile vincere un campionato di serie B. E poi con quel pubblico. Non so come vada a finire, ma la Reggina deve andare in B”.