Rissa al Comune, consigliere denuncia: ‘Preso a calci e pugni dal sindaco di Crotone’
Unidici consiglieri di minoranza hanno sottoscritto un documento chiedendo le dimissioni del primo cittadino
28 Ottobre 2025 - 14:41 | Comunicato Stampa

“Sono stato preso a calci e pugni dal sindaco di Crotone”.
La denuncia arriva dal consigliere comunale Ernesto Ioppoli, esponente di una lista civica che sostiene la giunta comunale. In una nota stampa, Ioppoli rivela di essere stato aggredito fisicamente e verbalmente dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce durante una riunione istituzionale convocata dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, da poco eletto consigliere regionale della Calabria.
L’incontro era stato convocato per discutere della contestata realizzazione di alloggi popolari in via Israele, nel quartiere di Tufolo, e ha visto la partecipazione anche dell’assessore all’Urbanistica Giuseppe Greco e di diversi consiglieri comunali.
La denuncia del consigliere Ernesto Ioppoli
Nel comunicato, Ioppoli ha ricostruito i fatti, parlando di un clima di “assoluta minaccia” culminato, secondo il suo racconto, in una “aggressione fisica e verbale” da parte del primo cittadino.
“La discussione si è inevitabilmente animata – riporta Ioppoli – e, dopo aver fatto presente che ero e sono il riferimento del quartiere in cui abito, vicinissimo a Via Israele, sono stato come sempre sminuito dal sindaco sulla quantità dei voti presi e sulla rappresentanza e successivamente aggredito con due pugni che mi hanno raggiunto alle spalle e un calcio che mi ha colpito a una gamba. Ringrazio chi ha avuto la prontezza di trattenere il sindaco, altrimenti sarei stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari.”
Il consigliere ha inoltre annunciato l’intenzione di “tutelare la propria dignità personale e politica nelle sedi opportune” e di aver già dato mandato ai suoi legali di adire le vie giudiziarie.
Le reazioni politiche e la richiesta di dimissioni
Sulla vicenda, undici consiglieri di minoranza hanno sottoscritto un documento unitario chiedendo le dimissioni del sindaco Vincenzo Voce:
“Un sindaco che ricorre alla violenza, fisica o verbale, tradisce il mandato ricevuto dai cittadini e perde ogni legittimità morale a rappresentarli”.
La notizia ha scosso l’ambiente politico crotonese, aprendo una nuova frattura all’interno della maggioranza e alimentando il dibattito sulle modalità di gestione del confronto politico e istituzionale in città.
Fonte: Ansa Calabria
