Davide Possanzini maestro di calcio. La lezione al premio ‘Stefano Viola’
Oggi allena con successo, mettendo in pratica le proprie innovative idee
15 Giugno 2024 - 09:50 | comunicato
“Nella Reggina c’è, un giocatore che, dribbla come Pelè, Possanzini alè, alè” immaginiamo che molti di voi lo abbiano letto canticchiando, nessuno potrà mai dimenticare infatti, uno degli slogan simbolo di quella prima storica promozione in serie A della Reggina stagione sportiva 1998/1999.
E che Mister Davide Possanzini sia rimasto davvero un simbolo significativo per tutta la città di Reggio, lo si è capito da molteplici indizi. La numerosissima presenza di addetti ai lavori e semplici tifosi, che hanno assiepato la prestigiosa location del foyer del teatro cittadino “F. Cilea”, l’affetto e la stima dei tantissimi rappresentanti delle istituzioni presenti, Sindaco Falcomatà in testa, che lo ha ringraziato a nome della cittadinanza, inchinandosi simbolicamente davanti al calciatore Possanzini per quanto fatto 25 anni fa. Un quarto di secolo che sembra però realmente ieri.
Il presente ci racconta di Davide Possanzini tecnico UEFA Pro che con il suo Mantova ha ottenuto il primo posto del Girone A di serie C, conquistando la prestigiosa promozione in cadetteria, una serie che mancava nella città dei Gonzaga da quattordici anni. Un trionfo sportivo derivante da 24 vittorie, 8 pareggi e sole 6 sconfitte, 72 goal fatti e 31 subiti, numeri che danno solo parzialmente l’idea della impresa realizzata da una squadra per nulla data ad inizio campionato, quale favorita al salto di categoria.
Mister Possanzini ha spiegato nel suo clinic durato oltre due ore, le motivazioni alla base di tale stagione vincente, illustrando i propri dettami tattici e le proprie modalità di lavoro settimanale. Scuola “De Zerbi” il Mister adotta un gioco che si basa in fase di possesso sulla continua conquista di campo e spazio libero, attraverso passaggi corti e la ricerca intensiva, a tratti maniacale, del terzo uomo. Sul ruolo del portiere nella costruzione dal basso e con i calciatori offensivi coinvolti il più possibile all’interno della manovra e nella fase di costruzione di gioco. Ha descritto le tecniche di smarcamento e le esercitazioni svolte durante il proprio lavoro settimanale, nonché l’importanza di avere fiducia nei propri calciatori, e la necessità da allenatore di trasmettere tale fiducia stando loro accanto soprattutto nei momenti di difficoltà, piuttosto che di successo, poiché riportiamo testuale: “l’errore fa parte del percorso e della vita e noi tecnici dobbiamo sempre accettarlo”.
Al termine di tale lezione tattica oltremodo partecipata come dicevamo, la manifestazione è proseguita nel tema del ricordo del compianto mister Stefano Viola, con lo svolgimento della terza edizione del premio a lui dedicato e indirizzato ai tecnici reggini che si sono maggiormente distinti nel corso dell’ultima stagione sportiva. Targhe consegnate da parte delle autorità presenti a Mister Cosimo Saviano (Bocale Calcio – Campionato di Eccellenza), Mister Rolando Megna (Virtus Rosarno –Campionato di Promozione), Mister Silvio Frascà (Bovalinese – Campionato di Prima Categoria). Sono questi i tre tecnici reggini che si sono aggiudicati il titolo di “miglior allenatore” per la stagione sportiva 2023/2024, una stagione che l’Associazione Italiana Allenatori Calcio ha vissuto intensamente, come ricordato in apertura dell’incontro dal Presidente AIAC Calabria Girolamo Mesiti e AIAC Reggio Calabria Pasquale Sorgonà, aumentando le attività dei servizi offerti, nonché la qualità degli eventi organizzati. Una qualità che ha raggiunto possiamo dirlo senza tema di smentita, il proprio apice del triennio di nuova gestione dopo il nulla del passato, con l’ultimo evento: l’incontro con Mister Davide Possanzini, nella data del 25° anniversario dalla storica promozione in serie A della Reggina svolto all’interno della prestigiosa location nonché simbolo della cultura cittadina, il teatro “Cilea” che ha visto protagonista per un pomeriggio il giocatore che ieri “dribblava come Pelè” ed oggi allena con successo, mettendo in pratica le proprie innovative idee.
L’augurio, nemmeno tanto velato, è che possa farlo in un futuro prossimo, anche nella “sua” Reggio Calabria, sulla panchina amaranto.