De Magistris a Non è l'Arena: 'Calabria orgoglio di tutto il Paese. Serve una rottura'

Il sindaco di Napoli torna a parlare di una possibile candidatura alle regionali in Calabria ai microfoni di Massimo Giletti

De Magistris torna a parlare di Calabria. Dopo l’intervista rilasciata a Tagadà, il sindaco di Napoli è intervenuto nella serata di ieri, domenica 10 gennaio, al programma tv “Non è l’Arena“.

De Magistris e la candidatura alle regionali

Giletti De Magistris

Il primo cittadino di Napoli non smentisce la possibilità di una sua candidatura alle prossime regionali, anzi, alla domanda diretta di Giletti replica:

“È un’ipotesi spontanea e concreta, nata dal basso, che coincide con la fine della mia seconda sindacatura a Napoli”.

Parole che non lasciano spazio a fraintendimenti, così come quelle rilasciate, qualche giorno fa, ad un altro programma della stessa emittente televisiva. Il nome di De Magistris in Calabria, diventa sempre più roboante con il passare dei giorni. Basti pensare che, sempre ieri, è arrivato l’appello del Consigliere Pazzano e del Sindaco Conia alla candidatura.

Il legame con la Calabria

A “Non è l’Arena”, De Magistris ha parlato anche del suo legame con la Calabria:

“È la mia seconda terra – ha detto. Ci ho vissuto per 9 anni ed ho un legame affettivo molto profondo. Ci sto pensando seriamente – ha spiegato, ritornando al tema della candidatura – tra una settimana deciderò. “

E su di un possibile schieramento, il sindaco di Napoli ha aggiunto:

“Ho sentito le persone che per me sono importanti. Donne e uomini della Calabria che fanno di quella terra un orgoglio del nostro paese. Persone semplici che lottano per l’ambiente, la giustizia, le mafie. Se dovesse andare in porto questa cosa, si tratterà di un fatto anomalo. Una rottura del sistema e capacità di Governo. Non sarà uno schieramento politico tradizionale”.

Il problema della sanità

Ospedale Locri

Ai microfoni di La 7, De Magistris ha commentato anche il problema della sanità:

“Fallimento totale della gestione commissariale. Si è inadeguati ed impreparati. Il cittadino soffre e soffre anche la gente perbene. Il commissariamento della sanità in Calabria è il peggiore fallimento di quella Regione”.

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