Sanità in Calabria, buco da oltre 1 miliardo. Occhiuto: 'Dopo le verifiche il debito si abbasserà'

Secondo il Governatore all'esito delle verifiche con l'ausilio della Guardia di Finanza, il debito reale sarà molto più basso

Il 31 dicembre 2022 si è conclusa la prima fase di accertamento del debito della sanità in Calabria. La mission impossible messa in atto dal Commissario straordinario Roberto Occhiuto, pur essendo a buon punto, non è ancora arrivata all’epilogo.

Una promessa mantenuta quella del Governatore che, nelle scorse settimane, aveva annunciato il raggiungimento di questo primo traguardo.

Nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sub-commissario Ernesto Esposito, il dirigente Dipartimenro Tutela Salute Jole Fantozzi, il Commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti, il Presidente Occhiuto ha divulgato i dati del report stilato dalla Regione Calabria che evidenzia le pretese di presunti crediti maturati prima del 31 dicembre 2020 – data presa a riferimento dal decreto legge che ha dato vita all’operazione di indagine condotta in questi mesi – per 862.709.609 di euro. Vi sono, poi, ulteriori richieste di presunti crediti crediti riferiti agli anni 202l e 2022 per 363.834.468 di euro, per un ammontare di circa 1,2 miliardi di euro.

Le due cifre riportate nel report della Regione non rappresentano il debito complessivo della sanità calabrese, ma quello massimo deducibile dalle richieste creditorie.

“Prevediamo – ha fatto sapere il Presidente Occhiuto – che, all’esito delle verifiche che svolgeranno i gruppi di lavoro presso le Aziende sanitarie e ospedaliere, con l’ausilio della Guardia di Finanza, il debito reale sarà molto più basso.

Partiranno adesso le operazioni -che condurremo anche grazie all’ ausilio della Guardia di Finanza – dirette a verificare quante di queste pretese creditorie hanno
i presupposti per trasformarsi in vero debito e quante di queste istanze, invece, sono frutto di duplicazioni e di errori contabili, ovvero prive di basi giuridiche
in quanto non fondate su contratti validi”.