Dehors a Reggio, Martino: 'Gazebo sul corso mai autorizzati. Il 50% in città irregolari'

"Abbiamo il vantaggio di non doverci coprire come ad Oslo. L'amministrazione ha intenzione di dotarsi anche di un catalogo degli arredi"

Dehors a Reggio Calabria.

Continua il dibattito in città per l’adeguamento chiesto dall’amministrazione comunale dei tanti gazebo che occupano il suolo pubblico. I titolari delle attività dovranno adesso rispettare il famoso regolamento comunale del 2017.

“Non ci saranno nuove regole, si sente forte invece l’esigenza dell’amministrazione comunale che le norme, già note, vengano rispettate da tutti. Si parte da un presupposto – spiega a Live Break l’ass. Martino – Da tempo gran parte degli imprenditori seguono  le regole stabilite in città e da tempo rispettano i titoli autorizzatori. Nel periodo dell’emergenza pandemica, vi è stata un’esplosione di strutture, implementata dalle esigenze registrate dal 2020 in poi. Adesso però c’è l’esigenza di mettere ordine e far si che la concorrenza sia leale”.

L’obiettivo da parte dell’amministrazione comunale è dunque quello di far rispettare le regole già preesistenti. L’assessore comunale Angela Martino, nel corso della puntata di ieri dedicata ai dehors ha precisato:

“C’è già un regolamento di giunta, datato 2017 dell’amministrazione Falcomatà, frutto di un lavoro svolto assieme alla Soprintendenza, che prende atto della realtà culturale, architettonica, paesaggistica della città di Reggio Calabria. Sul Corso Garibaldi e sulle storiche piazze non sono mai stati autorizzati i gazebo nè strutture impattanti amovibili. Le uniche autorizzazioni riguardano ombrelloni, sedie e tavolini. Abbiamo il vantaggio inoltre di non doverci coprire come ad Oslo. L’amministrazione vuole puntare sulla destagionalizzazione e non comprendo tutte queste polemiche perchè si chiede adesso solo di rispettare regole già scritte. In questo momento capisco di esser vista un po’ come la “nemica”, ma io ho il dovere, insieme alla polizia locale, di tutelare la gran parte degli imprenditori che seguono le regole”.

Ma in cosa consiste oggi l’adeguamento richiesto dall’amministrazione comunale?

“L’amministrazione non chiede di rinunciare all’utilizzo del suolo pubblico. Sono le modalità che dovranno essere riviste. Nessuno può chiedere ad un imprenditore (se è in regola, se presenta regolare richiesta occupazione suolo pubblico, per la quale abbiamo creato un portale ad hoc e in maniera efficiente) di rinunciare allo spazio esterno. Come assessore però non posso creare alibi e dire che rinviamo l’argomento al mese successivo. Siamo favorevoli allo spazio esterno ed al loro utilizzo ma non si può rinviare sine die un’esigenza della città”.

Il regolamento, scaricabile dal sito, prevede aree differenziate con diverse possibilità di occupare il suolo pubblico.

“Faremo un ulteriore passo in avanti. L’amministrazione ha intenzione di dotarsi di un catalogo degli arredi che però non entrerà in vigore da quest’anno ma dalla prossima estate. Siamo consapevoli del periodo poco florido e il catalogo non entrerà in vigore da questa primavera. Non è possibile che in determinati angoli, anche molto belli, vi siano arredi non consoni”.

Le strutture coperte non sono mai state autorizzate dal Comune. Nonostante siano ‘in bella vista’ da diversi anni, i gazebo, alcuni anche molto noti in città, non sono in regola. L’assessore Martino precisa:

“L’amministrazione adesso attenderà le richieste di adeguamento e gli imprenditori si stanno muovendo. Capisco che una richiesta di cambiamento di abitudini e di prassi non è facile da accogliere. Ringrazio i nostri imprenditori e ho il dovere di tutelare chi ha intenzione di rispettare le regole. I nostri imprenditori sono molto più bravi di altri, nessuno dica che non siamo Milano, Verona, siamo più bravi”.