Arena su Waterfront e Parco Lineare: 'Due opere ideate da Scopelliti'. E sui brogli: 'Vicenda infamante'

L'ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena spiega l'origine delle opere Waterfront e Parco Lineare Sud. Poi un commento sui brogli

Ci sono voluti quindici lunghi anni per poter estendere la via Marina di Reggio Calabria di qualche chilometro, a nord con il tanto discusso Waterfront (originariamente Regium Waterfront) e a sud con il Parco Lineare. In altre città, con ogni probabilità, i cittadini avrebbero goduto della trasformazione urbana nella metà degli anni, ma a Reggio Calabria accade anche e soprattutto questo. I cantieri di opere strategiche rimangono fermi per decenni, ora per colpa della ditta di turno, ora a causa di un’amministrazione indolente.

E intanto, mentre i lustri scorrono, a rimetterci sono sempre i cittadini che guardano inermi l’immobilità della politica e dei tanto discussi cantieri.

Delle due opere principali, che ampliano il lungomare Falcomatà, il Waterfront è finalmente pronto per fare bella mostra di sé. Di qualche giorno fa la presentazione del complesso progetto di riqualificazione urbana a Palazzo San Giorgio. Purtroppo però a causa delle limitazioni anticovid imposte con l’ingresso della Calabria in zona arancione, è stata rinviata di qualche settimana l’inaugurazione del nuovo Waterfront.

WATERFRONT, L’EX SINDACO ARENA CRITICA FALCOMATA’: ‘SERVE ONESTA’ INTELLETTUALE’

L’opera che a breve verrà presentata alla città, come noto, nasce da lontano, precisamente dal 2006 e dunque dall’era Scopelliti. Lo precisa ai nostri microfoni l’ex sindaco Demetrio Arena:

“E’ una delle zone di pregio della città e presto si presenterà completamente rinnovata. Da cittadino sono soddisfatto e contento ma è bene precisare come il Waterfront sia un’opera pensata e ideata dalla classe politica del 2006. Proprio Scopelliti, in una visione di una città che doveva guardare al mare come volano di sviluppo pensò di proporre un concorso internazionale di progettazione che fu vinto dall’architetto Zaha Hadid. L’amministrazione deve riconoscere che il Waterfront è un’idea di Scopelliti. E’ una questione di stile. Ricordo quando proprio Scopelliti portò avanti il progetto di metanizzazione della città nato con Falcomatà Italo e la realizzò materialmente, lo stesso Scopelliti invitò la prof.ssa Neto, vedova di Falcomatà“.

Demetrio Arena prosegue la cronostoria dell’opera.

“Sanno tutti chi ha ideato il Waterfront e il Museo del Mare. Scopelliti l’ha ideata, finanziata e realizzata e la mia amministrazione ha completato l’iter. Nell’aprile del 2011 ci fu il provvedimento del sindaco Raffa che approvò il progetto di Zaha Hadid unificando il finanziamento e approvò il progetto preliminare che riguardava la realizzazione del Museo del Mare. La mia amministrazione proseguì l’iter amministrativo – continua Arena – fino a quando nel novembre 2012 i commissari, appena insediatasi, hanno proceduto con il bando di appalto dei lavori”.

Scopelliti, Raffa, Arena, la parentesi dei Commissari e l’arrivo di Falcomatà. In totale quindici lunghi anni farciti da sei consiliature e due anni di commissariamento. Tanto ci è voluto per il Waterfront.

WATERFRONT, IL NO INIZIALE DI FALCOMATA’. POI IL CAMBIO DI ROTTA

“Nel 2014 Falcomatà, sin da subito sostiene che quell’opera (il Museo del Mare) non doveva essere realizzata perchè non era prioritaria definanziando l’opera poichè, a suo avviso, quelle risorse dovevano essere destinate ad asfaltare le strade. Fu una scelta scellerata”.

Secondo Demetrio Arena le opere del Waterfront si sarebbero salvate, non per scelta di Falcomatà, ma perchè erano ormai nella loro parte conclusiva, nell’iter burocratico, e si salvarono dalla decisione iniziale ‘scellerata’ del primo cittadino Falcomatà.

“Se non si fossero fatte quelle scelte oggi avremmo anche il Museo del Mare. E invece oggi si dice che forse si farà il Museo del Mare senza però dire a quali finanziamenti si farà riferimento. Falcomatà oggi dice che vorrà riprendere il progetto del Museo del Mare ma non dice quale sarà la forma di finanziamento”.

PARCO LINEARE SUD, ARENA: ‘SEI ANNI PER UN PONTE DI 30 METRI…’

E anche sull’altra opera strategica Arena rivendica la paternità.

“Anche il Parco Lineare Sud è un’opera portata avanti da Scopelliti, nata addirittura nel 1989. Per quanto riguarda il Parco Lineare Sud, nel 2012 il sottoscritto è andato a Roma almeno cinque o sei volte per sbloccare il cantiere – spiega Demetrio Arena – La ditta mi aveva detto chiaramente che per la strada ci sarebbero voluti 18 mesi. La storia del famoso ponte di trenta metri poi che non si è riusciti a fare in sei anni è emblematica perchè dimostra la totale incapacità amministrativa di Falcomatà“.

BROGLI ELETTORALI, ARENA: ‘AMMINISTRAZIONE INDEBOLITA, GIUSTO TORNARE AL VOTO’

Infine Demetrio Arena commenta il caso dei brogli elettorali.

“E’ un’indagine che svela vicende infamanti per la nostra comunità ed è una vicenda che poteva essere gestita dal punta di vista politico in modo più adeguato. Ho ascoltato dichiarazioni di rito di fiducia nella magistratura e si è tentato di sottacere sempre su questa vicenda. C’è stata forse anche una non adeguata azione politica della minoranza. Credo che questa vicenda indebolisca l’amministrazione Falcomatà nella sua credibilità e nel suo rapporto con i cittadini. Si poteva senz’altro gestire meglio e invece si è preferito mantenere le distanze. Ritorno al voto? Sulla base di quello che è emerso, è giusto tornare al voto e la richiesta di molti cittadini è legittima”.

Dami Arena, nonostante il suo attaccamento al Waterfront, all’inaugurazione però non ci sarà.

“In assenza di un formale invito eviterò di andare il giorno dell’inaugurazione, ne godrò come cittadino ma non quel giorno…”