Reggio, come sarà il Waterfront: le specifiche del progetto

Ecco tutto quello che c'è da sapere sul progetto di riqualificazione del Regium Waterfront di Reggio Calabria

Tutto quasi pronto per l’inaugurazione del Waterfront. Nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi questa mattina a palazzo San Giorgio, l’amministrazione comunale ha presentato il progetto della grande opera che rivoluzionerà la zona tra il lungomare ed il porto di Reggio Calabria.

Il progetto del Watefront

Waterfront 2

Il progetto di riqualificazione del Regium Waterfront di Reggio Calabria, si colloca in un’area di 50.000 mq
avente forte vocazione turistica e di aggregazione sociale. L’opera mira a rafforzare in maniera incisiva il
ruolo che l’area costiera riveste per l’intero territorio cittadino.

Il concept di progetto propone un collegamento tra il lungomare Italo Falcomatà e l’area portuale, offrendo nuove modalità di fruizione di aree precedentemente segnate da forte degrado. L’operazione si concretizza nella realizzazione di due piazze a quote differenti in cui convergono i sinuosi percorsi pedonali e ciclabili, generando nuove spazialità urbane da utilizzare per attività ludiche, culturali, sociali. Il punto di congiunzione tra le due piazze genera una scalinata monumentale pensata come un giardino urbano articolato su più livelli che connette i due spazi proseguendo la passeggiata in modo organico. La scalinata, concepita come elemento paesaggistico, costituisce un’improvvisa variante architettonica ai vari percorsi, offrendo la possibilità di nuove prospettive verso la città e verso il mare.

Il progetto del ponte ed il collegamento con il porto

Waterfront Ponte

Superando la scalinata, il percorso pedonale panoramico prosegue intercettando l’area della storica pineta Zerbi, un’area di interesse storico di 14.000 mq, implementata attraverso nuove piantumazioni e arredi urbani. Ed a seguire, superando il Torrente Annunziata attraverso un ponte di acciaiocorten di 97 tonnellate.

Il ponte consente l’accesso all’area verde del parcheggio, ombreggiato da un parco fotovoltaico di 110 KW formato da 57 pensiline. A conclusione del percorso costiero, aumentato di circa 700 metri, le linee dei flussi pedonali e ciclabili convogliano all’interno di un grande nastro bianco che costituisce il terminal bus di collegamento dell’area portuale con il resto della città.

Il tema della Passeggiata Panoramica è estremamente importante nella logica generale dell’intervento progettuale perché costituisce l’elemento di ricucitura fra il lungomare esistente ed il porto. Tale percorso è stato concepito come un “giardino lineare integrato”. La passeggiata panoramica è stata articolata su due livelli e strutturata con percorsi pedonali, semi-carrabili e ciclabili. In alcuni punti della passeggiata particolarmente interessanti per la loro panoramicità sono state create alcune aree di sosta, mentre, in altri tratti la passeggiata è stata collegata con delle ampie aree di verde.

Il tratto superiore della passeggiata collega il nuovo sistema di piazze, inferiore e superiore, al polo portuale, terminando esattamente in prossimità del nuovo terminal bus. Dalla passeggiata si dirama una rampa che, fiancheggiando il “sistema delle piazze”, raggiunge la quota della passeggiata panoramica inferiore in modo che venga garantito in maniera agevole il passaggio delle persone con ridotta deambulazione.

Da nord la passeggiata segue il tracciato a quota 4.50 slm circa e costeggia il quartiere del Candeloro, affiancata per tutta la sua lunghezza fin oltre il “Ponte Annunziata” da una pista ciclabile, sino a raggiungere la quota di 10.18 sim in corrispondenza della piazza superiore.

Sull’argine della fiumara Annunziata, ad una quota di 5.90 slm, un nuovo ponte di attraversamento permette che la passeggiata non subisca interruzioni. Di particolare interesse sono le soluzioni tecnologiche adottate nella passeggiata panoramica con l’obiettivo di garantire la qualità architettonica e ambientale. In tal senso, sono state sviluppate alcune strategie progettuali volte a controllare gli effetti di inquinamento acustico ed atmosferico e controllare gli aspetti riguardanti il benessere visivo e di percezione e comunicazione. Riguardo il secondo punto si sono considerate, invece, delle strategie volte all’integrazione paesaggistica della passeggiata panoramica.

La scalinata

Waterfront 2

La scala costituisce un’improvvisa variante architettonica al percorso delle passeggiate offrendo la possibilità di nuove prospettive, verso la città e verso il mare, nonché di sosta lungo il cammino. Altro elemento architettonico pensato nel sistema delle piazze è la fontana. Questa si sviluppa tra la scalinata ed il muro di contenimento della strada carrabile ed è costituita da piani inclinati che seguono i dislivelli delle rampe.

La fontana artistica è una discesa d’acqua luminosa che sgorga energica da tre gradini alternati da altrettante vasche, che ne assorbono la dinamicità e ne evidenziano la libertà delle forme. La complessa struttura tecnica e tecnologica è frutto di un’attenta progettazione MEP che ha reso la fontana sostenibile e durevole nel tempo. Il sistema di movimentazione dell’acqua permette di riutilizzare sempre la stessa assicurando una gestione controllata e sostenibile delle risorse idriche. Nel connubio tra la materia cemento e l’elemento acqua, l’illuminazione si fa spettacolo proiettando cromatismi unici sul costruito circostante attraverso la luce diffusa data da barre LED RGB-W custom.

La nuova pineta Zerbi

Pineta Zerbi

L’intervento di riqualificazione per la pineta storica Zerbi è volto a preservare tale area riconoscendone il valore di “patrimonio ambientale e naturalistico della città” attraverso i seguenti interventi:

  • ricollocazione delle attività commerciali che occupano parte della pineta;
  • valorizzazione del Museo dello strumento musicale, collocato all’interno di essa, offrendo la possibilità di
    organizzazione di eventi, concerti e spettacoli all’aperto;
  • ripristino dei percorsi pedonali, attorno alla pineta;
  • ripristino degli alberi esistenti, piantumazione di nuovi a dimora e sistemazione di aree seminate a prato;
  • installazione di un’adeguata illuminazione.

Il nuovo spazio esterno è illuminato con delle sorgenti luminose diverse tra zone verdi e zone calpestabili, il resto dell’area in parte è sistemata con nuove piante di pino (pinus pinea) ed in parte è dedicata ad area libera
ludico-ricreativa, infine sono state installate sedute, il cui disegno ripete la genesi della pavimentazione, e di atri elementi di arredo urbano.

Inoltre per incentivare la fruizione da parte di tutta la cittadinanza, di tutte le età, sono state inserite due aree, una destinata al fitness ed una destinata ad area ludica per bambini, nell’area dell’ex parcheggio della Pineta, sopra la tombatura del Torrente Annunziata.

Il terminal bus del porto

Parcheggio Porto

Gli interventi di realizzazione del terminal sono illustrate come opere di completamento e di urbanizzazione necessarie ad “integrare il progetto nella città in modo organico”. Il terminal è collocato sul lato nord
dell’area di intervento, laddove termina la linea ferroviaria esistente. Il terminal si sviluppa per una lunghezza di 60 m ed una larghezza di 6.80 m nell’area in cui è collocata l’entrata e di 3.30 m lungo la banchina, raggiungendo un’altezza massima di 6m in prossimità dell’ingresso.

L’edificio si configura come una sorta di nastro chiuso che partendo dalla quota della pista ciclabile di 3.19 slm si innalza per 4.20 m a costituire una delle chiusure verticali per poi piegarsi e divenire copertura, quindi, ritorna a curvare la sua linea verso il basso per diventare prima parete perimetrale e poi solaio di base.

Il terminal è diventato un nodo polifunzionale per tutti i trasporti del nuovo waterfront di Reggio Calabria. Si prevede l’installazione di biglietterie automatiche, in modo da poter diventare il centro di gestione dei nuovi sistemi di “car-sharing” e “bike-sharing”, il primo disposto all’interno del parcheggio, il secondo posizionato in adiacenza al terminal.

Il nuovo parcheggio occupa le aree dismesse dell’ex deposito delle Ferrovie dello Stato in parte già impegnate dal
parcheggio della Stazione Marittima.

Secondo progetto è stato realizzato un parcheggio a raso con stalli a pettine con una capacità massima di circa 320 posti auto, con stalli di 2.30 x 5.00m, e con carreggiate di circolazione a senso unico e corsie da circa 6.00 m.
L’ingresso e l’uscita del parcheggio, allo scopo di limitare al massimo il carico di traffico nelle adiacenze del porto, sono stati disposti rispettivamente sul lato sud, in corrispondenza dell’attuale sottopassaggio di via Spiaggia Candeloro, e sul lato nord, in corrispondenza della rampa di accesso su Via Florio.

Gli stalli di sosta sono stati realizzati con pavimentazione inerbata per una migliore integrazione con il verde. Il parcheggio è integrato con un sistema fotovoltaico, installato su pensiline. I percorsi pedonali sono stati individuati alle estremità degli stalli sia a nord che a sud protetti da opportune isole salvagente che consentono il percorso degli utenti in sicurezza.