Dieci anni senza Michael Jackson, l'uomo superato da sè stesso

Artista leggendario, Michael Jackson è stato travolto da accuse e vicende giudiziarie. Un mito che si è fatto superare da sè stesso

Il 25 giugno del 2009 ci lasciava improvvisamente e in circostanze mai del tutto chiarite Michael Jackson, quello che viene universalmente (e in modo limitato) definito come il ‘Re del Pop’.

Una morte misteriosa è il sipario perfetto per ogni leggenda, un modo per salutare ma non del tutto. ‘Michael è ancora vivo, come Elvis e Jim, ne sono sicuro, ci sono troppe cose che non tornano’. E’ un tormentone che non ci lascia mai perchè in fondo ci piace consolarci così, immaginandoceli invecchiati e imbolsiti, a discutere di carriere irripetibili.

Sognare di rivederli un giorno spuntare da qualche parte è un atto consapevolmente consolatorio per fan nostalgici, da annegare riascoltando i loro maggiori successi.

Non ha abbandonato la terra a 27 anni (o 33) come il mito della musica imporrebbe, Michael Jackson ha fatto in tempo a girare la boa del mezzo secolo prima di fare compagnia a Elvis, Jim e tanti altri. Comunque troppo presto, prima che genio e talento fossero stati spremuti fino all’ultima goccia e offerti al pubblico. Un fisico già fortemente debilitato, non ha retto alla preparazione di quello che sarebbe stato il tour d’addio e che è finito con l’essere l’addio prima del tour.

BLACK & WHITE

MJ, come un’altra icona degli anni ’80-90, Michael Jordan, è stato sicuramente l’artista di maggior successo commerciale della propria generazione. Al momento della morte, secondo le stime, aveva accumulato un patrimonio di 500 milioni di dollari.

Gli esordi in casa Motown con i Jackson 5, l’exploit solista nella stagione disco con Off the Wall (1979), ma soprattutto il fenomeno Thriller (1982) che, dall’alto di 110 milioni di copie vendute, è semplicemente l’album di maggior successo di tutti i tempi, hanno fatto sì che nelle casse di Jackson , tra il 1985 e il 1995, entrassero tra i 50 e i 100 milioni di dollari l’anno.

Una vera e propria multinazionale, capace però di accumulare debiti milionari grazie alla folle capacità di spesa di Jacko, basti dare un’occhiata al ranch ‘Neverland’ per farsi un’idea.

Inutile fare l’elenco delle numerose hit e del percorso artistico di Michael Jackson, si tratta di una folgore che ha squarciato il mondo della musica sul finire degli anni ’70, trasfigurandolo inesorabilmente sino ad accompagnarlo nel nuovo millennio, così ricco di pop-star insulse.

Oggi sono tutti o quasi figli artistici di MJ, riproduzioni però che salvo qualche rara eccezione (vedi Justin Timberlake) imbarazzano al solo confronto.

BLACK&WHITE

Unico e irripetibile, Jacko nel corso della sua vita è riuscito ad essere ‘bianco&nero’, sulla pelle ma anche agli occhi di chi ha amato la sua musica, provando a non considerare il resto.

Michael Jackson è stato senza dubbio uno dei personaggi più contraddittori degli ultimi 50 anni, forse la migliore rappresentazione plastica riguardo l’importanza di separare l’uomo dalla celebrità.

Numerose e dai contorni sfocati le vicende giudiziarie che hanno coinvolto Jacko, con le accuse più tremende che ne hanno accompagnato il cammino sino alla morte e ancora dopo.

Impossibile stabilire la verità su tali accuse, è più semplice sostenere invece come l’uomo si sia fatto superare da sè stesso, vittima di debolezze e un’infanzia complicata. I numerosi interventi di chirurgia plastica eseguiti diventato cosi metafora e sintesi ideale, espressione di un volersi superare inteso non come miglioramento di sè stessi ma come ‘andare oltre’.

Non bisogna giudicare l’uomo ma l’incommensurabile artista, il peccato è stato commesso con Michael Jackson, ancora prima e negli ultimi è diventato un problema da affrontare seriamente. Nell’era del ‘Me Too’ e dell’invasione social le celebrità che finiscono nell’occhio del ciclone vengono ingoiate vive e sputate morte nel tempo di un ritornello.

Michael Jackson con la sua inestimabile eredità artistica lasciata (a noi e alle generazioni future) merita di essere ricordato per quanto fatto sul palco e in sala d’incisione. Ai giudici l’ardua sentenza sull’uomo.