Raccolta differenziata, svolta a Bologna: idea valida anche per Reggio Calabria?

"Abbiamo accolto le critiche dei cittadini", ha dichiarato il sindaco di Bologna. Come funziona il nuovo sistema: sarebbe una buona idea anche per Reggio Calabria?

Raccolta differenziata, a Bologna arriva la svolta. Nella città capoluogo dell’Emilia Romagna infatti sono ufficialmente in funzione da pochi mesi i nuovi cassonetti per i rifiuti indifferenziati. Cinquanta quelli installati inizialmente nel Quartiere Savena, al termine di luglio saranno 530.

COME FUNZIONANO

I nuovi cassonetti (che sostituiscono i vecchi cassonetti dell’indifferenziata) funzionano attraverso una carta magnetica, consegnata a tutti i cittadini. Basterà accostarla per far aprire il cassettino, per la chiusura servirà soltanto schiacciare il pedale del cassonetto.

Dopo il quartiere Savena, in autunno la tessera sarà distribuita anche ai cittadini del centro storico, che abbandonerà la raccolta a domicilio e dove, successivamente, sarà rivisto il sistema di raccolta porta a porta con un solo passaggio alla settimana per carta e plastica.

“Variando le regole e le dinamiche per la raccolta dell’indifferenziata il Comune intende dare un nuovo segnale alla città.  Vogliamo fare un passo avanti fondamentale e compiuto, che ci permette di accogliere le osservazioni critiche venute dai cittadini.

Sulla raccolta differenziata la città ha fatto sensibili passi in avanti, abbiamo bisogno dei cittadini perché è fondamentale che continui questa capacità civica di risposta”, le parole del sindaco di Bologna, Virginio Merola.

IDEA VALIDA PER REGGIO ?

L’applicazione del nuovo sistema di raccolta utilizzato a Bologna, potrebbe essere valido anche a Reggio Calabria? Confrontando i dati delle due città, si può notare come la differenza di superficie (3,702, 32 km Bologna, 3,210,37 Reggio Calabria) sia meno palese rispetto alla densità, con Bologna che vede 271 abitanti per km2 contro i 174 abitanti per km2 di Reggio Calabria.

La scelta dell’amministrazione comunale reggina è stata quella di un porta a porta particolarmente ‘spinto’, con i cassonetti che in modo graduale sono completamente spariti dalla città.

Si è trattata di una rivoluzione che ha portato con sè un naturale periodo iniziale di ambientamento, le difficoltà legate a questo tipo di sistema però rimangono anche a distanza di tempo.

Tra micro discariche sparse per la città (in questo caso la responsabilità è solo dell’inciviltà dei cittadini) e problemi legati ai ritardi o alla mancata raccolta dei mastelli, la raccolta differenziata a Reggio Calabria procede a rilento.

Da non dimenticare inoltre le difficoltà derivanti dagli impianti di conferimento in Calabria, oramai quasi tutti chiusi o ‘ingolfati‘ dalla enorme mole di rifiuti che quotidianamente arriva dalle diverse città.

TRA PASSATO E FUTURO

Una volta puntato con decisione sulla scelta di una raccolta porta a porta di questo tipo, appare complicato pensare ad una reintroduzione dei cassonetti a Reggio Calabria. Si tratterebbe di una retromarcia da parte dell’amministrazione comunale, che invece punta ad un progressivo aumento delle percentuali di raccolta differenziata e nel contempo ad una maggiore coscienza civile dei cittadini.

Si potrebbe pensare a coinvolgere direttamente cittadini, associazioni e imprese chiedendo loro di trarre un bilancio da questo tipo di sistema di raccolta e al contempo indicare la propria preferenza per il futuro. Tornare (seppur parzialmente) indietro reintroducendo i cassonetti per l’indifferenziata limitando il porta a porta per carta e plastica seguendo l’esempio di Bologna, o proseguire su questa strada?