L'arbitro Martina Scavelli si dimette: 'Non sopporto più di essere misurata e pesata come si fa con le vacche'

"Egonu, tu sei nera, IO SONO GRASSA. Le regole sono regole, io le ho accettate e le rispetto, ma non vuol dire che siano sacre e immutabili"

Le dimissioni dell’arbitro FIPAV di serie B Martina Scavelli, continuano a far discutere. Questo il post pubblicato sulla sua pagina facebook:

Egonu, tu sei nera, IO SONO GRASSA!
Per questo motivo stamattina ho comunicato le dimissioni dal ruolo di arbitro di serie B alla FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo).
Non sopporto più di essere misurata e pesata come si fa con le vacche! 🐮
🏐Lo sport dovrebbe unire, anziché emarginare. E io non voglio più essere messa all’angolo per qualche centimetro o qualche chilo in più!
📌Ho superato i valori previsti di BMI e circonferenza addominale (nulla di eccessivo).
📌Ho ricevuto una penalizzazione di 3 punti nell’ambito del punteggio Dirigenti di Settore e l’esonero dall’impiego fino al raggiungimento dei valori previsti.
📌La penalizzazione mi porterà, a fine stagione, a passare dalla serie B al campionato regionale, facendo un enorme passo indietro.
⚖️Parametri fuori norma, certo, ma di poco. Un poco che non scalfisce la qualità del mio servizio. Come se tre dita in più sul mio girovita potessero mettere a rischio una partita di pallavolo che, tra l’altro, non prevede che l’arbitro corra per il campo come succede nel calcio.
Le regole sono regole, io le ho accettate e le rispetto, ma non vuol dire che siano sacre e immutabili.
Ho operato al servizio della Federazione dal 2007, con grande senso di responsabilità, devozione e disciplina.
Sono sempre stata consapevole dei regolamenti legati all’attività di arbitro e ho mantenuto un comportamento scrupolosamente osservante delle regole, anche in merito ai parametri antropometrici.
Mi sono sempre autodenunciata nel momento in cui ho realizzato di superare i parametri imposti. Mi sono sempre autosospesa.
A oggi, però, non sono disposta ad accettare che una carriera fondata sui sacrifici e sul massimo rispetto possa essere “calpestata” da imposizioni del genere che non prevedono soglie di tolleranza.
Ho deciso di dire BASTA, per me e per tutti i GRASSI.
BASTA a delle regole che non sempre vengono fatte valere erga omnes.
BASTA alle vedute ristrette.
BASTA a un sistema che non si interroga se qui chili in più nascano da problemi di salute o periodi particolari della propria vita.
BASTA a chi si basa sui numeri e sotterra le emozioni.
La salute mentale, l’integrità di un individuo, la passione e il sacrificio di un essere umano valgono molto di più di qualche centimetro di troppo!
Da oggi inizia la mia battaglia per superare la discriminazione imposta da certe norme.
Aiutatemi a fare la sentire la mia voce perché non è solo la mia voce.
SONO GRASSA SÌ!
Ma anche di contenuti, voglia di lottare e speranza.
Buona festa degli innamorati.
Io oggi ho scelto di amarmi un po’ di più!
Martina Scavelli Volley