Natale e blocco spostamenti, Sainato: 'Calabria penalizzata. Serve diversificazione con i piccoli Comuni'

Per le festività natalizie il consigliere regionale avanza la proposta di "spostamenti provinciali"

Il blocco degli spostamenti tra Comuni nel periodo delle festività natalizie ha mandato su tutte le furie non pochi Governatori. Sin dalla presentazione del Dpcm Natale, però, il Governo ha sempre mantenuto ferma la decisione di rigore dettata dalla seconda ondata di contagi Covid.

Con l’avvicinarsi delle feste, però, continua la propaganda degli esponenti politici di diversi partiti che provano a far cambiare idea ai vertici romani almeno per quanto riguarda i piccoli Comuni. È il caso del Consigliere Regionale Raffaele Sainato.

Natale, spostamenti tra i Comuni: l’istanza di Sainato per la Calabria

“È stata una decisione che ho contestato da subito, quella del Governo giallorosso d’inserire la Calabria tra le zone rosse, perché ha causato così un duro colpo all’economia della nostra Regione, e alle diverse realtà che, con impegno, hanno cercato di risollevarsi dopo la prima lunga chiusura dei mesi scorsi.

Anche adesso, che siamo passati in zona arancione, non è cambiato molto: i piccoli comuni, e le famiglie che li abitano, sono condannati all’isolamento e alla solitudine da una norma inserita nell’ultimo DPCM che impedisce, nei giorni di festa più importanti dell’anno, quelli natalizi, lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa regione. Una decisione che non recepisce nessuna delle indicazioni date dalle Regioni in tal senso. Posizioni incomprensibili che creano disparità tra i cittadini, non tenendo conto delle diverse caratteristiche delle nostre città perché l’Italia non è solo Roma”.

Il dramma di centinaia di borghi

Il consigliere regionale ha aggiunto:

“Molte Regioni, come la Calabria, sono fatte di centinaia di piccoli comuni che distano pochi chilometri uno dall’altro. Borghi che rappresentano la linfa vitale del nostro territorio, per la cui valorizzazione io stesso avevo predisposto una specifica proposta di legge. Luoghi che aspettano momenti come questi per rivivere antiche tradizioni, come quella del Presepe Vivente, valorizzare la propria tipicità, come ha sempre voluto fare e sottolineare la nostra compianta Presidente Jole Santelli.

Perché mai a Roma ci si può spostare di chilometri e chilometri per raggiungere diversi quartieri, nella stessa città, e in Calabria non ci si può muovere nemmeno di qualche chilometro, magari per andare a trovare i propri parenti nel Comune vicino? Sarebbe auspicabile prevedere la possibilità di spostamenti in aree omogenee, o almeno all’interno del territorio provinciale, permettendo ai familiari e ai congiunti di trascorrere insieme anche il giorno di Natale e quello di Santo Stefano. E pensare alle famiglie che vivono a pochi chilometri di distanza, ma in Comuni diversi, a chi non vede da tempo genitori anziani, a chi è stato costretto a settimane di isolamento, e a tutti quelli che vivono in realtà molto piccole. Come ha ricordato ieri Papa Francesco nella sua omelia, lavorare è la “prima vocazione dell’uomo”, “dà dignità all’uomo”. Per questo motivo sono, e sarò sempre, a fianco di tutti i cittadini calabresi e delle imprese che, con impegno e sacrificio, portano alto il nome della nostra terra”.