Comunali Reggio, per Falcomatà nuovo endorsement di Zingaretti

Il segretario nazionale riunisce gli eletti in Consiglio regionale e chiede di "costruire un campo d'azione" a sostegno della ricandidatura

Per la terza volta in Calabria, il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, ha voluto sottolineare come il partito abbia già scelto per la riproposizione del sindaco uscente, chiedendo a tutti un sostegno compatto nel solco del rinnovamento iniziato, per i democrat, alle recenti elezioni regionali con l’esperienza di Callipo e il coinvolgimento di imprenditori simbolo di legalità come Nino De Masi.

Lo stesso Falcomatà ai microfoni di CityNow, esortando i consiglieri di maggioranza a ricandidarsi per dare continuità all’amministrazione in carica, ha auspicato l’apertura del partito e più in generale della coalizione a nuovi mondi, espressioni di liste civiche o del movimentismo.

Con buona pace dei detrattori, insomma, Falcomatà continua ad incassare il sostegno del partito, almeno nelle sue articolazioni nazionali. Prima dell’incontro pubblico a Catanzaro, Zingaretti ha voluto vedere i neo eletti in quota Pd. Con loro ha parlato del nuovo corso del partito chiedendo ai presenti di “costruire un campo d’azione” a sostegno della ricandidatura del primo cittadino di Reggio che corre per la riconferma.

Un retroscena che si può prestare a diverse interpretazioni. Certo è che Zingaretti e il Pd vedono nella tenuta del Pd alle regionali e nella fattispecie a Reggio, dove rimane ancora il primo partito, un baluardo da difendere a tutti i costi. D’altra parte dopo la sconfitta ad opera di un centrodestra compatto alla Regione, sarebbe imperdonabile per Zingaretti perdere anche quella che a questo punto può dirsi una roccaforte in un territorio storicamente ostile dal punto di vista politico.

E, quindi, la chiamata alle armi del segretario ben si inserisce nel quadro di riscossa disegnato per l’imminente futuro.

Tuttavia se il segretario “deve” intervenire per ben tre volte a sostegno di Falcomatà, vuol dire che ancora qualche resistenza la si sta incontrando. Magari, Zingaretti, leggendo in anticipo i fatti, e memore dell’esperienza recente delle regionali calabresi, non vuole un nuovo “caso Oliverio”, questa volta al contrario.

In tanti guardano a Palazzo San Giorgio, in tanti sussurrano l’idea delle primarie, e si sa, in politica spesso la smentita serve a confermare.