Reggio, è propaganda no stop. Da un’elezione a un’altra: ma a quanti cittadini interessa?
Dalle regionali alle comunali. Politici, schieramenti e partiti pronti a darsi nuovamente battaglia. E i cittadini? Si sentiranno più coinvolti alle amministrative?
09 Ottobre 2025 - 17:33 | di Vincenzo Comi

Altro giro, altro divertimento.
Chiusa la campagna elettorale in città che ha visto la vittoria schiacciante del centrodestra e di Occhiuto in Calabria, a breve si aprirà una seconda fase di propaganda politica per Reggio.
Torneranno i comizi, riapriranno le segreterie politiche, nuovi addobbi e ‘faccioni’ in giro per le strade tra santini, manifesti e ‘6×3’. Leggeremo nuovi slogan, nuovi attacchi con botta e risposta, sentiremo nuove promesse con qualche idea diversa dal solito. Sarà un secondo giro di valzer, con la città catapultata ancora una volta nel vortice delle elezioni, in vista delle comunali della primavera 2026.
Archiviata la partita delle regionali, dunque, i nostri politici si apprestano a intraprendere un’altra sfida, senza esclusione di colpi.
E così dopo una pausa non troppo lunga, di qualche settimana, le due coalizioni torneranno nuovamente all’attacco. A lottare, con ogni mezzo, per la conquista di Palazzo San Giorgio.
C’è un dato però che i nostri politici dovrebbero analizzare, che si trascina ormai da diversi anni e che testimonia il disinteresse di oltre la metà delle persone. Quel 43,15% di affluenza al voto rappresenta il vero campanello d’allarme, segnale netto del fallimento della politica. I cittadini credono sempre meno nella rappresentanza democratica.
Alle comunali del 2026, i numeri saranno leggermente più alti, almeno lo speriamo. Ma le percentuali saranno comunque, ahinoi, sempre molto basse. Perchè se consideriamo che metà dei cittadini non si reca alle urne, allora la metà della popolazione non è attratta dalle elezioni, in quanto disinteressata.
A una grandissima fetta di Reggio non importa cosa dicono o non dicono i nostri politici. Non gli interessa chi si candida e non gli sta a cuore chi vincerà. Perchè i cittadini sono stanchi delle solite promesse e non nutrono più alcuna stima nei confronti dei politici. Almeno così è per la metà della città.
Tornando alle comunali, c’è chi dice che la campagna elettorale sia già iniziata. Ed è vero. Anche se comincerà ad animarsi, e in modo intenso, con l’annuncio dei candidati a sindaco delle due principali coalizioni. Ma ci domandiamo, aldilà dell’eccitazione dei partiti e dei soliti personaggi, se i cittadini siano davvero interessati alle dinamiche di Palazzo San Giorgio.
La disaffezione nei confronti della politica reggina è profonda. E la nostra classe politica non lo ha ancora compreso. Non si rilevano infatti analisi, valutazioni né dichiarazioni su quel triste 43,15%. Tutto è passato, ancora una volta, sotto traccia.
Ai prossimi candidati a sindaco il compito dunque di sapere coinvolgere i cittadini, di trasmettere fiducia e ottimismo. A loro il compito di coinvolgere i giovani e di rendere protagonista le nuove generazioni.
Lo scopo e l’obiettivo primario adesso deve essere quello di alzare la percentuale dell’affluenza alle urne. Ma forse alla politica va bene così. E mentre festeggia, tra un brindisi e un altro, nel dopo elezioni, il partito del non voto accoglie sempre più cittadini.
Prepariamoci dunque a un altro giro di giostra. Ma occhio, perchè la somma degli astenuti rischia di essere, ancora una volta, il ‘partito’ più rappresentativo.