Europa Verde contro le Frecce Tricolori: 'Show inquinante e dispendioso'

Europa Verde auspica che "per il futuro la città di Reggio Calabria sia scenario di manifestazioni popolari meno anacronistiche, più originali e, soprattutto, più sostenibili per l’ambiente"

“La Federazione Metropolitana di Europa Verde ritiene di dover fare delle proprie considerazioni sulla manifestazione del 30 luglio denominata “Airshow Cieli Blu Reggio Calabria 2023”.

Il clou dello show sarà rappresentato dalla nota esibizione della pattuglia acrobatica dell’aviazione militare italiana (le frecce tricolori) già di scena a Reggio appena qualche anno fa. Alla manifestazione, oltre alla pattuglia, parteciperanno altri aerei civili e militari, ed elicotteri. Considerando che il giorno precedente si svolgeranno pure le esercitazioni e le prove, sarà una due giorni davvero trafficata nel “cielo blu” della città. Naturalmente, è scontato il successo di pubblico e di gradimento. È indiscutibile che lo show degli aerei che fanno acrobazie è sempre piaciuto ai grandi e ai piccini, perché offre coreografie spettacolari, manovre mozzafiato, e mette in risalto l’abilità e il coraggio dei piloti, ma molti, probabilmente non sanno che si tratta di uno show particolarmente inquinante e dispendioso, nonché pericoloso (come dimostrano gli incidenti accaduti).

Cominciamo col dire che in Italia si varano severe norme di tutela ambientale, soprattutto per le emissioni dei gas serra e di quelli nocivi alla salute, al punto che si inibisce pure la circolazione delle cosiddette autovetture inquinanti (con grave danno ai proprietari che non vengono risarciti). Queste norme però non valgono evidentemente per tutti e in particolare per la pattuglia acrobatica e il suo contorno di aeromobili vari. Emblematico è il caso dell’anno scorso in occasione del Gran premio di Monza di Formula 1 quando, nonostante la FIA (l’organo di controllo del campionato) avesse vietato l’esibizione delle frecce tricolori perché troppo inquinante, è stata infine ugualmente autorizzata. A proposito delle scie tricolori (i fumogeni) rilasciate nel cielo dai vetusti aerei Aermacchi MB-339 della pattuglia, fonti ufficiali assicurano che sono formate da un’innocua miscela di vaselina e coloranti… Però l’emissione dei gas di scarico dei motori delle frecce e degli altri velivoli non è roba da poco visto che si tratta di quantità rilevanti di biossido di carbonio (CO2), ossido di azoto (NO), monossido di carbonio (CO), idrocarburi come il metano, particolato da combustione (soltati, nitrati, carbonio organico, piombo…).

Se ci soffermiamo invece sull’inquinamento acustico che provocherà la manifestazione del 29 e 30 luglio, è utile sapere che il sindaco f.f. di Reggio nell’autorizzazione all’AIRshow dell’8 maggio u.s. ha già disposto testualmente “che le diffusioni sonore, emesse dagli aeromobili e dagli impianti installati di distribuzione audio sul Lungomare di Reggio Calabria, possono derogare ai limiti stabiliti dal comma 4 dell’art.13 della Legge Regionale 34/2009, nell’intervallo orario dello svolgimento della manifestazione come da programma, trattandosi di attività temporanea”.

Almeno il problema del rumore è stato dunque “risolto”.

È noto poi che uno show come quello previsto potrebbe costare più di centomila euro, ma evidentemente per queste esibizioni non ci sono quelle difficoltà economiche che invece in Italia si interpongono sempre alla risoluzione delle problematiche ambientali e non solo…

In conclusione, Europa Verde auspica che per il futuro la città di Reggio Calabria sia scenario di manifestazioni popolari meno anacronistiche, più originali e, soprattutto, più sostenibili per l’ambiente”.

Gerardo Pontecorvo Portavoce della Federazione metropolitana di Europa Verde/Verdi