Eurovision 2022 a Torino, Sergi (Neka Kairos): 'Perchè non a Reggio Calabria?'

"Quale scenario sarebbe stato migliore dello Stretto? Purtroppo da noi mancano le strutture, mancano i soggetti capaci di valorizzarlo"

“Ancora una volta il SUD è escluso dai grandi eventi. Anche l’Eurovision Song Contest 2022 sarà, infatti, a Torino. Congratulazioni alla città, ma amarezza per il Meridione che non riesce mai a ospitare grandi eventi. Erano in lizza, infatti, solo Bologna, Milano, Torino, Pesaro e Rimini. Sembra una manifestazione marginale, ma avrebbe avuto una grande eco a livello europeo e si sarebbe tradotto in una notevole promozione gratuita”.

Antonino Sergi, Presidente Associazione Nazionale “Neda Kairos”, sottolinea come lo Stretto sarebbe stato luogo ideale per ospitare l’Eurovision Song Contest 2022.

“Quale scenario sarebbe stato migliore dello Stretto? Purtroppo da noi mancano le strutture, mancano i soggetti capaci di valorizzarlo.
In queste circostanze si capisce meglio quanto sia miope non impegnarsi a rendere Reggio e Messina integrate e complementari.

Le due città, infatti, creano doppioni rabberciati, costosi e inadeguati in tutti i settori. Se superassero i campanilismi e l’incapacità di vedere oltre la punta del proprio naso, potrebbero progettare e realizzare strutture differenziate di assoluto rilievo, come e anche più ambiziose del PalaAlpitour, che ospiterà la manifestazione.

Strutture come questa di grande flessibilità strutturale, permetterebbero anche l’effettuazione di mostre d’arte, fiere, convention aziendali, meeting privati e allestimenti teatrali, cene di gala e molto altro ancora.

Abbiamo architetti e ingegneri di assoluto valore, che operano in grandi aziende e hanno dimostrato, fuori dal mefitico contesto calabrese, notevoli capacità creative e progettuali. Abbiamo la possibilità di accedere ai fondi europei, con i quali sarebbe possibile non solo costruire strutture simili, ma cambiare volto alla Calabria, come hanno fatto con lungimiranza in Portogallo, Spagna, Irlanda del Nord e, adesso, in Polonia.

Occorre soltanto che tutto il Sud e, in particolare la Calabria, si scuotono dal torpore e abbandonino le presunte furbizie, le fazioni e le operazioni miopi e di corto respiro.

Finora abbiamo perso tutti i treni possibili, riusciremo a non perdere quello che porta il Next Generation EU, che, probabilmente, rappresenterà l’ultima occasione?”, conclude Sergi.