L'ex Giacchetta sul fallimento: 'Società maltrattata da gente che non ha mantenuto le promesse'

"Per un futuro roseo, ci vuole una proprietà forte economicamente, il calcio è cambiato. Via gli sciacalli dalla Reggina'

Ha già conquistato una promozione in serie A con la sua Cremonese e a distanza di due anni ci riprova dopo la sfortunata stagione nella massima serie. Il Ds Simone Giacchetta è pronto per la doppia sfida con il Venezia, ma ricava anche del tempo per parlare di Reggina a Gazzetta del Sud: “Reggio merita rispetto, spero presto si possa tornare alla normalità. Conterà avere una proprietà forte economicamente per poter programmare un futuro roseo. Ormai il calcio è cambiato, non è più quello di una volta. Se non hai una visione a 360 gradi sulla gestione di un club è preferibile mettersi da parte. Non conosco l’attuale proprietario Ballarino, ma ho riscontri positivi sulla sua attività imprenditoriale. Auguro alla mia ex squadra di tornare al più presto tra i professionisti”.

Tifosi presi in giro, subito la promozione

Fa molto male vederla in serie D. La società è stata maltrattata da gente che non ha mantenuto le promesse. Mi riferisco a quanto avvenuto un anno fa. Qualcuno ha preso in giro i tifosi con parole roboanti pensando di salvarsi in corner. Non mi aspettavo un altro fallimento. Via gli sciacalli dalla Reggina. Il ripescaggio? Ad oggi mi sembra alquanto complicato. Bisognerà capire quali siano i criteri, diversamente la dirigenza dovrà allestire un organico per puntare alla promozione diretta, seguendo lo stesso percorso del Trapani. Aggiungo che mi sento reggino d’adozione e vorrei ritornasse a splendere il sole in riva allo stretto“.

Il campionato concluso

Una stagione così era prevedibile. Si è partiti in ritardo per ovvi motivi, ma nel girone di ritorno la formazione di Trocini ha ripreso la marcia riuscendo a centrare il quarto posto, oltre a vincere la semifinale play off. Il bicchiere per quanto mi riguarda ritengo sia mezzo pieno“.