Le precisazioni di Fabrizio Condemi sulla nuova società "La Fenice Amaranto"

"Lo strumento di risanamento del debito? Dico che la Ferrari è una macchina fantastica ma in mano a chi non sa guidare può diventare un’arma mortale…"

Incontrato casualmente a conclusione della Processione della Madonna della Consolazione, abbiamo scambiato qualche chiacchiera con il dottore Fabrizio Condemi, sulla nuova società amaranto e su quel post sul profilo facebook che ha fatto il giro dei social, nel quale era sembrato severo e fermo nella propria posizione:
Intanto Michele, grazie per l’opportunità. Vorrei precisare che quella di stamane non è stata un’intervista come potrebbe apparire, ma un pensiero presente sulla mia modestissima pagina Facebook (i miei post riguardano spesso cose di Famiglia o magari di “amori” quali la Reggina o la nostra città) scritto da me questa notte quando, dopo due mesi incredibili, ho sentito la necessità di fare una riflessione.
Un pensiero che scaturisce dopo aver subìto, per due mesi, boccate amare senza eguali e persino attacchi da parte di amici (o presunti tali) che mi addebitavano di avere osannato Cardona e Saladini; attacchi ingiustificati visto che anche io mi sono sentito tradito da loro, ho invece sempre sostenuto con fermezza lo strumento di risanamento del debito che ha portato alla tanta agognata omologa (vedremo quando poi sarà utilizzato da altre squadre…).
Il problema, consentimi solo un inciso, non è lo strumento (che ritengo essere “meraviglioso”) ma il suo utilizzo scellerato da parte di Saladini. Una Ferrari è una macchina fantastica, ma in mano a chi non sa guidare può diventare un’arma mortale. Chiarito ciò e tornando al mio post.
Dicevo che è apparsa una cosa diversa da ciò che ho espresso sulla mia pagina Facebook sul fatto che io non abbia fiducia sulla cordata “La Fenice Amaranto”.
Credo che il mio sia il pensiero legittimo di chi, non solo è deluso dagli attacchi gratuiti ricevuti, ma anche rispetto ad una preoccupazione per chi non conosce nulla di questo gruppo. E questo al contrario dell’altro, sul quale avevo avuto sommarie informazioni da Belardi (e dico sommarie poiché, come vuole la deontologia professionale, aveva evitato di riferirmi nomi, capitali investiti o di investitori).
Fabrizio Condemi
Ecco, io ho solo dichiarato che stavolta mi sarei informato su tutto, seguendo attentamente il percorso del marchio e della storia, per me FONDAMENTALE, la cui strada potrebbe (condizionale d’obbligo) essere anche più lunga ed ardua di quella che ha permesso alla Urbs in serie C di chiamarsi Reggina, grazie alle mie incessanti telefonate con la FIGC, ai miei viaggi romani e ad un’operazione chirurgica che ha visto protagonisti la curatela, il presidente Foti ed il presidente Praticò, ancor prima dell’acquisto effettivo dell’intero pacchetto del presidente Gallo avvenuto oltre un anno dopo (secondo te, ci avranno pensato gli attuali detentori della serie D???).
Pertanto, non è che non fido di questa cordata, tutt’altro, spero tantissimo per me e per la mia città che possa essere la definitiva svolta ma, come fa un uomo di esperienza, dopo due tragici finali, sarà mia personalissima cura valutare tutto attentamente, iniziando dal marchio e finendo all’aspetto sportivo che ci darà non poche difficoltà (Trapani e Vibonese, avendo iniziato già da mesi, hanno allestito squadre importanti).
In merito alla mia presenza allo stadio, è stata più che altro un’esternazione che posso racchiuderti in una frase allegorica “con ancora il lutto in casa per l’amata deceduta, non me la sento, non sono in vena, di andare a cercare altri amori, non ancora”. Per ora è così, domani, lo spero, magari torneremo a festeggiare sugli spalti con la nostra Reggina ma ancora non è arrivato quel tempo, è ancora un tempo di studio, di attenzione, di “FIGC e di tribunali”, volenti o nolenti, almeno per me”.