‘Davide e il mostro’, Falcomatà plaude al regista reggino Francesco Squillace

“Capace con sensibilità e delicatezza di raccontare la straordinaria forza dell’inclusività”, le parole del sindaco

Francesco Squillace

“Complimenti al giovane regista Francesco Squillace, che con il suo lavoro ‘Davide e il mostro’, ha registrato un grande successo al Festival internazionale del Documentario Visioni del Mondo” – il Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà plaude ad un artista reggino che, attraverso la direzione di un film che racconta la storia di Davide, un ragazzo autistico, ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in Italia e nel mondo.

Il documentario ‘Davide e il mostro’ è stato premiato come il Miglior Film e con il Premio della giuria allo Zero Plus International Film Festival; con il Premio del Pubblico al Festival del Cinema Patologico di Roma; è stato finalista inoltre al ‘Los Angeles-Italia’ festival del cinema italiano di Hollywood; ed è stato finalista a numerosi altri festival, tra cui: Filmare la Storia, Budapest Special Film Festival, Piceno Cinema Fest, Festival delle Abilità, CortoDino e Festival del Cinema di Salerno.

Il commento del Sindaco Falcomatà

“Quello di Francesco Squillace – aggiunge Falcomatà – rappresenta un omaggio al messaggio straordinario dell’inclusività, che cataloga il film, certamente tra le categorie che più si avvicinano al cinema d’autore, perché in grado di raccontare, avendola conosciuta e vissuta, la forza emotiva della storia di un ragazzo autistico e le sue diversità, trasformando una situazione personale in un racconto universale destinato a toccare le coscienze di tutti.

Davide e il mostro è l’espressione più semplice di inclusività, evidenziata attraverso la rielaborazione cinematografica del concetto di normalità. E proprio in questa grande capacità che si rivelano le grandi doti di un giovane regista, che, con sensibilità e delicatezza, ha dato vita ad un piccolo capolavoro che ha ricevuto premi ed apprezzamenti in tutto il mondo. E la città di Reggio Calabria n’è orgogliosa”.