Falcomatà: ‘Infantino si era impegnato per la Reggina. I fischi una vergogna, lo hanno fatto scappare’

"Perchè ci dobbiamo fare del male da soli? Quali colpe gli si attribuiscono. E così dopo Moratti..."

Infantino Falcomatà ()

Ospite della trasmissione “Terzo Millennio” in onda su Antenna Febea il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Il passaggio che ha riguardato la Reggina: “In questa città abbiamo avuto la possibilità di avere Moratti e ce lo siamo fatti scappare, ma soprattutto in tempi più recenti e questa è una cosa che a distanza di settimane faccio fatica a spiegarmi, noi abbiamo avuto in città il numero uno del calcio mondiale, al secolo Gianni Infantino.

A seguito di colloqui informali e interni siamo riusciti a far dire pubblicamente al presidente Infantino che si sarebbe occupato di Reggina, dicendo cose belle e importanti, ribadendo che sentiva il dovere di occuparsi della Reggina anche lavorando per intercettare una proprietà o un fondo che potesse ragionare con l’attuale proprietà e poterla acquisire. Ha detto pubblicamente testuali parole: ‘parlerò con chi di dovere’. E io credo che il numero uno della Fifa se si espone così, non lo fa a caso, nessuno lo ha incalzato, lo ha detto di sua spontanea volontà, dopo che il sottoscritto gli ha chiesto un impegno ufficiale.

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Possibile che il presidente della Fifa arriva al Granillo e su trenta partecipanti è l’unico che viene coperto di fischi. Perchè? Perchè ci dobbiamo fare del male da soli? Ma dove vogliamo andare? Una vergogna per la città, quali colpe gli si attribuiscono. E’ stato presidente di Federazione, di Lega, lo è stato della Reggina, non ha iscritto la squadra, ha qualche responsabilità sulla non iscrizione? Una vergogna, tanto è vero che poi ha deciso di non scendere in campo ed è andato via la sera stessa. Con quale faccia adesso chiediamo un impegno? Lui ha chiesto di spostare la partita prevista a giugno per poter essere presente”.