Coronavirus, il dott. Lamberti a CityNow: 'Due le buone notizie per i reggini. E per il plasma...'

Analisi dei dati in Calabria, info e costi dei test sierologici, sviluppo anticorpi e trasfusione del plasma. Il punto con il dott. Lamberti

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Speravamo tutti di leggere un altro ‘zero’ nell’ultimo bollettino della Regione Calabria e invece torna nuovamente il segno ‘più’.

E’ sempre un buon risultato, anzi ottimo, sia chiaro. Un numero che, seppur minimo deve però far riflettere. Il virus non è affatto ‘scomparso’, come erroneamente molti potrebbero pensare e sarebbe superfluo anche solo evidenziarlo. E’ necessario dunque stare molto attenti nella valutazione dei dati tenendo ancora molto alta la guardia.

Nelle ultime 48 ore due in particolare sono state le buone notizie, come ha dichiarato il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo ai nostri microfoni:

“Siamo stati molto bravi ad arginare i contatti e ad osservare le misure imposte dalle Istituzioni ma non dobbiamo ancora gridare alla vittoria. E questa è la prima buona notizia – spiega il dott. Lamberti – La comunità scientifica ha inoltre accertato che tutti i soggetti che contraggono la malattia sviluppano anticorpi e quindi è possibile mappare il territorio senza fare i tamponi ma facendo gli esami sierologici”.

La struttura diretta dal dott. Lamberti ha già fatto, nel giro di una settimana, oltre 300 esami comunicando i risultati positivi al dipartimento di prevenzione (6 su 300). A differenza del tampone faringeo che ci dice se il virus è presente in quel determinato momento, l’esame sierologico offre un quadro più chiaro e completo. Il test dimostra infatti la presenza nel siero (fase liquida del sangue) del paziente di alcuni anticorpi che si formano dopo che una persona è stata contagiata. Se gli anticorpi sono presenti significa che il sistema immunitario è già entrato in contatto con il virus, anche se non possiamo sapere quando.

“Solo attraverso l’esame sierologico ci permette di effettuare un lavoro serio perchè se si scopre che in una famiglia un solo elemento è stato positivo asintomatico vado a controllare anche gli altri familiari”.

Il dott. Lamberti ci racconta un episodio tra tutti che lo ha particolarmente colpito.

“Abbiamo trovato un soggetto positivo, una persona anziana che viveva sola in casa. Abbiamo per questo motivo contattato la Croce Rossa che si è messa subito in contatto col paziente dandogli piena assistenza nell’acquisto dei farmaci e della spesa. Si è aperta una catena di solidarietà reale ed organizzata commovente”.

E’ importante dunque effettuare questi esami che al momento costano 40,00 euro.

“Facciamo pagare il test esattamente tanto quanto costa alla struttura ma l’ideale sarebbe rendere gratuiti i test”.

La notizia della produzione degli anticorpi contro il virus nei pazienti guariti da Covid-19 fa ben sperare perché rende affidabile la diagnosi sierologica e inoltre, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità.

Ma c’è di più. Il plasma, che contiene appunto tra le tante sostanze anche gli anticorpi, potrebbe fungere da ‘vaccino’ per i malati e potrebbe essere trasferito ai contagiati.

“I colleghi che finora hanno trasferito il plasma da un paziente guarito e presumibilmente immune ad un contagiato, hanno riscontrato buoni risultati – spiega il dott. Lamberti – Sembrerebbe che sia un trattamento efficace da quanto detto dai colleghi di Mantova. Nel giro di poco tempo i malati sono usciti dai reparti di terapia intensiva”.

Due buone notizie dunque che fanno ben sperare. E il plasma in questo potrebbe essere equiparato a un vero e proprio ‘vaccino’ che potrebbe immunizzare i soggetti positivi.

Sarebbe quindi un incredibile traguardo. Un ‘arrivo’ ipotetico che però deve essere ancora vagliato dalla comunità scientifica.