Reggio, la Sacra Effigie 'nascosta' dal Vescovo. Proteste dei fedeli: 'Vergogna, vergogna'

Qualcuno dei Portatori ha anche di forza cercato di fermare chi stava trasportando all'interno il Quadro della Madonna

La Festa di Madonna 2020 verrà ricordata per la mancata partecipazione fisica della comunità.

La Pandemia da Covid-19 non ha permesso lo svolgimento della processione che avrebbe consentito alla Patrona reggina di attraversare come di consueto le vie della città prima di giungere nella Cattedrale.

Nella nottata odierna era previsto il trasferimento in forma privata del Quadro, sotto le direttive dell’Arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini. E così, più o meno, è stato.

Il programma liturgico in occasione di questa edizione speciale prevedeva, in vista della giornata odierna, la chiusura della Basilica dell’Eremo a seguito della Santa Messa delle ore 19 per permettere agli addetti ai lavori, in nottata, di trasportare la Sacra Effigie al Duomo, teatro da oggi e fino a martedì di Celebrazioni.

Alle ore 22 è stata ordinata la chiusura della struttura, e i fedeli sono stati invitati a spostarsi quantomeno all’esterno. Meno di duecento persone erano presenti nelle aree adiacenti alla Chiesa, tutte ad attendere l’uscita del Quadro che ormai di riservato e segreto aveva ben poco. Da sottolineare il massimo rispetto delle norme igenico-sanitarie da parte di tutti i presenti.

Quando ormai l’orologio segnava l’1:20, complice l’arrivo del Vescovo Morosini, i Portatori (per l’occasione addetti al servizio d’ordine) e le Forze dell’Ordine, invitavano i fedeli e la stampa presente ad attendere l’uscita del Quadro nel vano corrispondente alla navata laterale della Chiesa in corrispondenza del Convento come indicato da ordini superiori. 

In quell’occasione -secondo quanto inizialmente riferito dagli addetti ai lavori- ci sarebbe stata la possibilità per i fedeli di pregare per pochi secondi di fronte al Quadro della Madonna, e anche di scattare qualche foto a quello che di fatto è stato un momento storico.

Quando le porte della Basilica si sono aperte, quello che si è mostrato agli occhi dei presenti (invitati ad attendere l’uscita in piena notte per i motivi sopra riportati) è stato il Quadro sovrastato da due grandi lenzuola, che lo coprivano totalmente. A quel punto ha preso piede l’urlo “vergogna, vergogna”, esclamato a gran voce da tutti i presenti. Secondo quanto riferito tuttavia la copertura si è resa necessaria a causa della fragilità della Sacra Immagine e anche a causa della presenza di gioielli sulla stessa.

Qualche minuto dopo, però, all’arrivo in Cattedrale, le iniziali norme di sicurezza sembravano scomparse d’improvviso: il Quadro è stato trasportato dall’esterno e fino all’interno senza lenzuola.

Anche a Piazza Duomo un gruppetto di fedeli (giunti dall’Eremo) in numero notevolmente inferiore rispetto ai precedenti, ha chiesto di poterlo venerare per qualche secondo da lontano. Ma di risposte non ne sono arrivate. Qualcuno dei Portatori ha anche di forza cercato di fermare chi lo stava trasportando all’interno, semplicemente per permettere ai pochi presenti una preghiera, ma con altrettanta forza la Sacra Effigie è stata condotta all’interno e le porte si sono serrate.

“Ordini del Vescovo” ci hanno urlato…