Fotovoltaico, 2024 positivo per la Calabria: aumentano gli impianti e la potenza installata
Secondo il Rapporto del GSE, nel 2024 sono risultati attivi in Calabria 54.958 impianti solari fotovoltaici, ovvero il 21% in più rispetto all'anno precedente
30 Settembre 2025 - 11:15 | di Redazione

Il GSE (Gestore Servizi Energetici) ha pubblicato lo scorso 19 settembre il Rapporto Statistico 2024 sul Solare Fotovoltaico in Italia. A livello nazionale, il 2024 è stato un anno di segno complessivamente positivo: dal Rapporto emerge come, al 31 dicembre scorso, “risultano in esercizio in Italia 1.875.870 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 37.002 MW, in crescita del 22% rispetto al 2023”. In aumento anche la produzione energetica registrata nel corso del 2024, che ha sfiorato i 36mila GWh, a fronte di un incremento del 17% rispetto al 2023.
Le rinnovabili e il mercato dell’energia elettrica
Quella fotovoltaica rappresenta una delle principali fonti energetiche rinnovabili (FER), che giocano un ruolo cruciale negli equilibri del mercato italiano dell’energia elettrica. Come rilevato dall’Osservatorio ANIE Rinnovabili, “nel primo semestre del 2025 le fonti rinnovabili in Italia hanno coperto il 42% della domanda elettrica finale”, a fronte di una produzione complessiva di circa 64 TWh di cui poco meno di un terzo coperto interamente dal fotovoltaico (22,1 TWh). “Nel complesso” – rileva l’Osservatorio – “la quota di rinnovabili scende al 42%, contro il 44% registrato nello stesso semestre del 2024”.
In aggiunta, si legge, “rispetto allo stesso periodo del 2024, si registra un calo per tutte le fonti ad eccezione del fotovoltaico”, in crescita grazie alla nuova capacità installata lo scorso anno. Al contempo, il primo trimestre del 2025 è stato contraddistinto da un netto calo della potenza installata (-25%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; il trend, che interessa un po’ tutta l’Europa, riguarda soprattutto gli impianti di grossa taglia, che faticano maggiormente a completare l’iter autorizzativo. “La potenza del parco fotovoltaico al 2030” – conclude l’Osservatorio – “dovrà raddoppiare per traguardare gli obiettivi passando dagli attuali 40 GW ai 79 GW previsti dal PNIEC”, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.
L’urgenza di accelerare lo sviluppo del fotovoltaico e delle altre FER nasce dall’esigenza di diversificare maggiormente il mix energetico, ossia l’insieme delle fonti utilizzate per produrre l’energia elettrica. L’Italia fa ancora ampio affidamento sul gas, il cui prezzo tende fisiologicamente ad influenzare quello dell’elettricità. Questo meccanismo ha ripercussioni più o meno dirette sul mercato e sui consumatori: le offerte a prezzo indicizzato, ossia quelle in cui la tariffazione dipende dall’andamento di un indice di riferimento (il PUN Index GME, spesso indicato impropriamente come ‘PUN Luce’), espongono gli utenti alle oscillazioni di mercato e ai rincari prodotti dal delicato contesto geopolitico internazionale. “Nel primo semestre 2025” – sottolinea l’Osservatorio ANIE Rinnovabili – “il PUN medio registrato sul Mercato del Giorno Prima (MGP), è stato pari a 119,5 €/MWh, in aumento del 28% rispetto ai 93,7 €/MWh dei primi sei mesi del 2024. Tale incremento è collegato a quello registrato nel settore del gas”.
Tale dinamica spinge i consumatori a preferire sempre più spesso offerte con struttura di prezzo fisso o a canone mensile ‘bloccato’, come quella proposta da Reset Energia. L’azienda che, seppur attiva da relativamente poco tempo sul mercato italiano, fa parte di un gruppo industriale indipendente più grande che da oltre 11 anni eroga servizi di fornitura principalmente nel nord-Italia e implementa un approccio innovativo. Reset, offrendo un servizio in abbonamento a fronte di un importo fisso che comprende oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA, ha irrotto sul mercato con un’offerta in abbonamento che sta impattando fortemente il modo in cui gli italiani percepiscono la propria bolletta dell’energia elettrica. Il tutto abbinato alla sostenibilità ambientale, in quanto l’energia elettrica distribuita è 100% green, prodotta da fonti rinnovabili certificate mediante il meccanismo delle Garanzie di Origine.
Il fotovoltaico in Calabria: i dati regionali
Secondo il Rapporto del GSE, nel 2024 sono risultati attivi in Calabria 54.958 impianti solari fotovoltaici, ovvero il 21% in più rispetto al dato relativo all’anno precedente. Il 64% sfrutta pannelli in silicio policristallino mentre il 32% è dotato di pannelli al silicio monocristallino; il 19% degli impianti è installato a terra, e occupa una superficie di 229 ettari. Il restante 81% è dislocato sui tetti degli edifici o su altre strutture ‘non a terra’. In generale, la Calabria conta il 3,4% del totale degli impianti solari attivi in Italia al 31 dicembre 2024; ; le regioni con le percentuali più elevate sono la Lombardia (15,2%), il Veneto (11,2%), il Lazio (8,5%) e l’Emilia-Romagna (8,3%).
La maggior parte degli impianti solari fotovoltaici attivi nella regione (poco più di 46mila) è di tipo residenziale, e genera una potenza di 263 MW. Il dato pro-capite è di 143 MW/abitante, il terzo più alto tra le regioni dell’Italia Meridionale, incluse le isole (solo Sardegna e Basilicata hanno fatto meglio da questo punto di vista). Per il settore terziario, nel 2024 erano operativi quasi 5mila impianti fotovoltaici; a seguire, il comparto industriale (2.590) e quello agricolo (1.391) mentre risultano 1.330 gli impianti in uso alle Pubbliche Amministrazioni. Poco più di un terzo del totale (il 35%) è dotato di sistemi di accumulo, un dato che colloca la Calabria leggermente al di sotto della media nazionale (39%).
La potenza installata complessivamente sul territorio regionale ha raggiunto gli 833 MW (+14% sul 2023) mentre la produzione lorda è stata di 918 GWh di energia elettrica. Il GSE rileva inoltre come la densità di potenza in esercizio in Calabria, nel 2024, sia risultata pari a 55 kW/km2 (dato più basso tra le regioni del Sud Italia) mentre la potenza in esercizio pro-capite in tutta la regione è stata di 453 MW (solo la Campania, tra le regioni meridionali escluse le isole, ha fatto peggio).
Per quanto riguarda l’autoconsumo(che il GSE definisce come “produzione di energia elettrica che non viene immessa nella rete di trasmissione o distribuzione dell’energia elettrica ma destinata dai produttori ai consumi propri”), nel 2024 la Calabria ha raggiunto i 257 GWh (solo sette regioni, a livello nazionale, hanno registrato un dato inferiore); l’industria e il terziario sono stati i settori ad avvalersi maggiormente dell’energia fotovoltaica autoprodotta mentre quelli agricolo e residenziale sono rimasti al di sotto della media regionale.
I dati della provincia di Reggio Calabria
La provincia reggina si conferma, in relazione a diversi parametri, la terza a livello regionale dopo Cosenza e Catanzaro. Stando all’elaborazione statistica effettuata dal GSE, infatti, nel 2024 Reggio Calabria è stata la terza provincia per produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, con un totale di poco superiore a 128 GW. A primeggiare è Cosenza (420,5 GW), seguita da Catanzaro (227,8 GW); più indietro Crotone (72,7 GW) e Vibo Valentia (68,9 GW).
I dati riflettono la distribuzione degli impianti a livello provinciale: Reggio Calabria ne conta 11.560 (che sommano una potenza installata pari a 124 MW), leggermente meno di Catanzaro (11.768) e poco più della metà di quelli attivi in provincia di Cosenza (22.199). Per quanto riguarda le ore medie di utilizzo stimate, la provincia di Reggio Calabria ha fatto registrare il dato più basso della regione (1097) mentre quello più alto (1218) appartiene alla provincia di Catanzaro. La statistica, si legge nel rapporto, non tiene conto degli impianti entrati in funzione nel corso del 2024 e che, di conseguenza, hanno registrato un periodo di attività inferiore ai 12 mesi.