Franchini (Sacal): "Non solo Ryanair, obiettivo attrarre le major"

"La Calabria che ha in sé tutte quelle che possono essere le destinazioni per chi cerca un turismo di qualità esperienziale", le parole di Franchini

“Dobbiamo attrarre anche altre compagnie, sviluppando adesso quei numeri che possono servire poi come attrazione per l’arrivo anche delle major”. Marco Franchini non si accontenta: l’amministratore della Sacal, parlando a margine dell’incontro sulla “Calabria straordinaria” e il turismo in Cittadella ha fatto il punto della situazione tra obiettivi centrati e traguardi futuri.

“La gestione aeroportuale non deve assolutamente avere il monopolio. C’è da dire che in questo momento è presente un unicum come Ryanair che ha 600 aeromobili, Ita ne ha 80. Noi siamo molto affezionati a Ita ma dobbiamo guardare la realtà. Dobbiamo incentivare Easyjet e attrarre nuove compagnie. Ma ora è necessario partire sviluppando quei numeri che possono servire da attrazione per l’arrivo anche delle major: Air France, Air British e le altre.

Obiettivi futuri? Più che un futuro direi che è già un presente, quindi siamo impegnati sicuramente perché questo sforzo enorme che ha fatto la Regione in termini economici e il suo presidente con la sua determinazione possa produrre veramente risultati che in termini diretti, indiretti e indotti possano costituire veramente il volano per l’economia della regione.

Perché alla fine significa questo: il turismo è la moderna impresa dell’ospitalità, quindi stiamo parlando di un incoming, soprattutto destinazioni internazionali, che possono invertire la tipicità di un turismo interno nazionale”, le parole di Franchini.

Calabria e turismo, la ricetta di Franchini

“Portare al centro dell’Europa una regione come la Calabria che ha in sé tutte quelle che possono essere le destinazioni per chi cerca un turismo di qualità esperienziale, quindi biodiversità, bellezze paesaggistiche, enogastronomiche, racchiuse in un sistema aeroportuale. Io immagino il futuro con l’arrivo a Lamezia, la ripartenza dei passeggeri da Crotone o da Reggio o l’inverso, collegati con una intermodalità”.

L’amministratore unico ritiene fondamentale la gestione unica degli aeroporti calabresi da parte di Sacal.

“Lo sforzo della Regione Calabria in questi ultimi anni è stato enorme. Gli scali di Crotone a Reggio non avrebbero potuto sopravvivere se non in una logica di sistema, quindi quello che noi stiamo facendo, sotto l’input del nostro azionista di riferimento che è la Regione, è una differenziazione e specializzazione di tutti gli scali per consentire di avere non un cannibalismo di rotte, ma avere la possibilità di poter collegare con diverse destinazioni tipologie differenti di viaggiatori”.