Dalla Piana ai Castelli, confiscato l'impero dell'imprenditore super evasore

Da Melicucco a Frascati, inseguendo un tenore di vita sempre più lussuoso fatto di villoni hollywoodiani e barche da magnate da riporto

Dalla Piana ai Castelli; da Melicucco a Frascati, inseguendo un tenore di vita sempre più lussuoso fatto di villoni hollywoodiani e barche da magnate da riporto.

Tutto (o quasi) ovviamente di nascosto al fisco al quale dichiaravano fatturati da favela brasiliana. Almeno fino a oggi, visto che la guardia di finanza di Roma, su disposizione della sezione misure prevenzione di piazzale Clodio, ha confiscato un patrimonio di 11 milioni di euro riconducibile all’impero finanziario e immobiliare dell’ottantenne Francesco Mercuri oltre che di sua moglie e dei suoi due figli.

Una confisca che segue il sequestro avvenuto tra la fine del 2019 e l’inizio del ‘20 e che all’epoca consentì ai militari di individuare, in una busta, anche un gruzzoletto in contanti di centomila euro del quale, ovviamente, l’indagato non riuscì a dare spiegazioni.

LA CONFISCA

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Mercuri e i suoi familiari, sotto una copertura da imprenditori squattrinati, erano riusciti negli anni a costruire un vero e proprio impero fatto di 24 unità immobiliari divisi tra ville, appartamenti e terreni e una sessantina di auto, oltre a una decina di società attive nel mondo del mercato immobiliare e del commercio delle auto. E poi quote di altre società, conti correnti e assicurazioni, perfino un locale sulla Tiburtina diventato negli anni piuttosto popolare. Senza dimenticare una splendida barca a vela, anch’essa finita sotto chiave. Un impero che, dicono i giudici ripercorrendo il curriculum criminale degli indagati, era stato messo in piedi grazie a truffe, contrabbando, riciclaggio e ricettazione (ma senza contatti con il mondo della criminalità organizzata) e che aveva portato quella famiglia originaria della Piana a ritagliarsi il loro angolo di paradiso (fiscale) all’ombra dei Castelli Romani.