UIF, il mondo del gioco in prima linea su segnalazioni di frodi e tentativi di truffe

Tutto l’universo del gambling è un settore particolarmente attenzionato dal crimine organizzato, che tenta di approfittare di un terreno fertile economicamente

Aumentano le segnalazioni di operazioni sospette, così come confermato dalla UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia per il 2019. Un dato che si trasforma in un +7.9% rispetto al 2018.

Si tratta, in parole povere, di 105.789 casi, con 7500 segnalazioni in più rispetto all’anno precedente. Un dato che duplica rispetto al 2017. Chi ha dato il maggior contributo a queste segnalazioni?

Tra le segnalazioni grande contributo dal mondo del gioco

Chi più di tutti contribuisce alle segnalazioni è il mondo della banca e della Posta in Italia (64.5%), seguiti dagli operatori finanziari e da un terzo soggetto, rintracciabile nel comparto dei giochi, che dà il suo contributo per il 61.1% dei casi. Una collaborazione attiva che ha reso ancor più efficiente il sistema di prevenzione al riciclaggio e alle attività illecite, grazie al grande contributo offerto dai casinò online sicuri, che da anni collaborano con l’Agenzia dei Monopoli.

Difatti, gran parte delle segnalazioni è da ascrivere a sospetti di questo campo, mentre crollano ai minimi storici, fino ad un calo del 28%, le segnalazioni legate al finanziamento di terrorismo: qui influisce sicuramente una minor percezione del pericolo dell’ISIS.

Ma cosa c’entra il mondo del gioco? Tutto l’universo del gambling è un settore particolarmente attenzionato dal crimine organizzato, che tenta di approfittare di un terreno fertile economicamente.

La UIF ha puntato il dito sui money transfer, agli operatori del FinTech, delle valute virtuali. Nel comparto non finanziario i rischi sono invece legati principalmente all’identificazione delle titolarità effettive e ai limiti derivanti dal segreto professionale. Grazie alle segnalazioni di diversi operatori così si riesce a dar seguito alle segnalazioni e ridurre ogni tentativo di criminalità.

Nello specifico l’84% delle segnalazioni è bollato come rating di rischiosità medio-alto, mentre il 18% è sottoposto ad approfondimenti mirati.

Non ha limiti il crimine organizzato che intercetta il mondo del gioco: un crimine spesso di matrice straniera, che punta tutto su frodi, truffe, abusivismo finanziario fino ad arrivare al traffico di sostanze stupefacenti, reati tributari e fallimentari. Un sistema criminale che ha le sue radici in una natura transfrontaliera e transazionale.

Intanto secondo la Supranational Risk Assessment, che valuta cioè i rischi sovranazionali, il settore dei giochi è tra i più esposti al riciclaggio e al finanziamento terroristico. Un giro d’affari parecchio appetibile, che in Unione Europea fattura circa 25 miliardi, con un incremento considerevole rispetto ai 16.5 miliardi del 2015. Un flusso di denaro da proteggere e tutelare.

Così, lo scorso mese di agosto, si sono trovati accordi per realizzare nuove modalità di inoltro di segnalazioni, a maggior ragione per quegli operatori legati a carte di pagamento e di giochi.