Furbetti dei 'buoni spesa Covid' stanati nel reggino: 46 famiglie coinvolte

Sanzioni per oltre 18 mila euro. I trasgressori sono stati segnalati ai Comuni che dovranno recuperare le somme concesse

Quarantasei nuclei familiari, residenti nei Comuni di San Roberto e Santo Stefano in Aspromonte, hanno ottenuto indebitamente i “buoni spesa Covid-19“.

È quanto accertato dai finanzieri della compagnia di Villa San Giovanni che hanno condotto, nelle ultime settimane, alcune attività ispettive riscontrando un danno alle casse dei due Comuni per 6.104 euro.

I furbetti dei “buoni spesa Covid-19”

Previsto per le famiglie in evidente stato di bisogno e maggiormente colpite dagli effetti derivanti dell’emergenza sanitaria, il sussidio è stato invece assegnato indebitamente alle 46 famiglie che dalle, verifiche delle fiamme gialle, avrebbero dichiarato di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza tali da non consentire nemmeno il minimale approvvigionamento di generi alimentali e di prima necessità.

La realtà, secondo la guardia di finanza, era diversa perché uno o più componenti dei nuclei familiari controllati, a seconda dei casi, avevano ricevuto lo stipendio, anche per cospicui importi, a fronte di rapporti d’impiego regolari.

C’era chi aveva percepito il reddito di cittadinanza, l’indennità di disoccupazione o altre prestazioni sociali agevolate. Alcuni, infine, avrebbero alterato il proprio stato di famiglia indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.

Dopo gli accertamenti, la guardia di finanza ha emesso sanzioni amministrative, per oltre 18mila euro, per indebita percezione di erogazioni pubbliche. I trasgressori, inoltre, sono stati segnalati ai due Comuni che adesso possono avviare la procedura per recupero delle somme concesse sotto forma di “buoni spesa Covid-19”.

Le attività della compagnia di Villa San Giovanni hanno consentito, finora, di accertare l’erogazione illegittima di complessivi 32.654,55 euro nei confronti di 135 persone, a danno delle casse dei comuni.