Reggio, un po' di respiro per le coop sociali. Delfino: 'Necessari canali preferenziali'

"Cercheremo di trovare un modo per mettere fine al calvario dele cooperative sociali". La promessa dell'assessore Delfino

La storia infinita delle cooperative sociali a Reggio Calabria è uno degli argomenti toccati dal neo assessore Demetrio Delfino nel corso della sua intervista, in diretta, ai microfoni di CityNow.

“Quello che riguarda le cooperative sociali è un problema atavico della nostra città. Purtroppo anch’io in passato sono sceso in piazza al fianco delle cooperative proprio perché non ricevevano le spettanze dovute”.

Una possibile soluzione

Secondo l’assessoresi dovrebbe affinare un po’ il sistema e dal settore bilancio si dovrebbero individuare  dei canali prioritari, appunto per dei servizi prioritari quali quelli che svolgono nelle cooperative sociali.  Naturalmente non è facile farlo, perché come sapete specialmente negli ultimi anni il comune di Reggio Calabria ha affrontato una situazione economica veramente disastrosa, da cui forse verrà fuori solo adesso col prossimo bilancio. Insomma andremo un po’ in “equilibrio” e quindi non avremo il problema delle casse vuote”. 

Delfino spiega inoltre:

“L’idea di accantonare delle somme, ed in via prioritaria fare i pagamenti per i servizi dati, era già stata avanzata qualche anno fa, senza però esser messa in campo a causa delle ristrettezze economiche”.

Cosa cambia nel 2021

“Dall’anno prossimo vedremo, con l’assessore al bilancio e alle finanze, di trovare un modo per mettere fine al calvario dele cooperative sociali. Chiaramente si tratta di una situazione che non può andare avanti, che mortifica le cooperative e soprattutto i lavoratori che svolgono il servizio e quindi da questo punto di vista siamo assolutamente solidali. Con loro cercheremo di trovare una soluzione”.

I bandi deserti

Un altro problema che affligge le cooperative è quello relativo ai bandi. Spesso, a Reggio Calabria, non partecipano proprio perché “non è conveniente“. Capita infatti che i costi per affrontare determinati servizi siano superiori ai fondi stanziati dagli avvisi. Per questo motivo, i bandi vanno spesso deserti.

“Sicuramente il fatto che il Comune non abbia grandi risorse economiche fa si che paghi un servizio lo stretto necessario. La cooperativa che non svolge volontariato, ma deve avere un profitto si tira due conti e se non gli conviene chiaramente non partecipa al bando, che va deserto.

Vorrei ringraziare chi, dall’altra parte, pur sapendo di rientrare unicamente con le spese offre un servizio indispensabile. Un confronto leale con le cooperative bisognerà farlo, anche perché c’è tutta la disponibilità sperando che dai prossimi mesi in poi il problema economico sia un problema di minore entità rispetto a quello che è stato fino a oggi”.