di Matteo Occhiuto – Piaccia o meno, in questo momento la Reggio Calabria cestistica è appesa ad un sottilissimo filo. Peraltro sul quale, né tifosi, né istituzioni, possono intervenire in alcun modo. Gli sviluppi sul futuro della Viola Reggio Calabria sono, infatti, legati unicamente alla figura di Aurelio Coppolino, acquirente, lo scorso 5 luglio, del club nero-arancio.
Un’operazione assolutamente finalizzata ad una ripartenza del basket, sì, ma a Barcellona Pozzo di Gotto. Nelle intenzioni dell’imprenditore barcellonese, infatti, vi era l’intenzione di spostare il titolo di Serie B del sodalizio reggino nella cittadina della provincia messinese, costituendo la Nuova Cestistica Barcellona. Un progetto, nel momento in cui vi scriviamo, che appare lontano dalla realizzazione.
Il problema, sostanzialmente, risiede nelle morosità fatte maturare dal Basket Barcellona, precedente società locale non iscrittosi al campionato di B. Dinamica che ha spinto la FIP a non concedere a Coppolino, assolutamente estraneo alla vicenda del vecchio club, il trasferimento da Reggio Calabria. Un problema difficilmente sormontabile, che potrebbe clamorosamente riportare la Serie B – e la stessa Viola – in vita.
Come rivelatoci dallo stesso Coppolino, stante tale immutato scenario, l’alternativa di ri-spostare il proprio progetto cestistico nella città dello Stretto rappresenta la più naturale delle conseguenze. Del resto, ai nostri microfoni, lo stesso s’era detto profondamente consapevole dell’importanza della Viola Reggio Calabria, stimandone sia storia che blasone. Preferendo, comunque, legittimamente, di tentare di far continuare a vivere la pallacanestro nella propria cittá natale.
Ad oggi, a meno di 24 ore dalla probabile definitiva pronuncia dello stesso Coppolino, si è quindi appesi ad un filo, sia a Barcellona che a Reggio Calabria: solo una delle due realtà, nella stagione 2018/2019, potrà vantare una compagine impegnata in un campionato nazionale di pallacanestro.