Galleria Limina, l’ing. Costantino: ‘Transito non sicuro, a nulla è valso quel che è accaduto il 23 settembre 2024…’
La Galleria, attraversata quotidianamente da migliaia di persone continua a rappresentare un rischio per la sicurezza. Incidenti evitati per miracolo, lavori inadeguati e nessuna nuova progettazione
17 Luglio 2025 - 17:50 | di Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ing. Franco Costantino, già assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria che in passato si è occupato e interessato anche dei problemi che riguardano la Galleria della Limina.
“La galleria della Limina ha una lunghezza pari a 3200 mt, si sviluppa lungo il tracciato della S.S. 682 Ionio-Tirreno ed è stata aperta al traffico nel 1990 risultando pertanto dotata di caratteristiche tecniche ormai superate e tali da non consentire il transito in sicurezza per ogni tipologia di veicoli”.
La chiusura annunciata nel 2023 e le proteste dei territori
In prossimità dell’estate del 2023 ne fu annunciata la chiusura per 600 giorni per la necessità improrogabile di effettuare lavorazioni di manutenzione straordinaria. Si elevarono in quei frangenti le proteste dei sindaci dei comuni interessati in quanto i percorsi alternativi ipotizzati risultavano assolutamente inadeguati, anche alla luce del disastro in termini di offerta ospedaliera tanto nell’area ionica quanto nell’area tirrenica che obbligava e ancora obbliga alle interconnessioni tra i 2 ospedali di Polistena e Locri.
Un compromesso al ribasso per limitare i danni
Il compromesso, di basso profilo fu trovato con l’impegno dell’esecutore contrattuale ad effettuare turni di lavorazioni notturne e la garanzia di percorrenza consentita in caso di emergenza. Voci isolate avvertivano che l’unico modo per rispettare le popolazioni sarebbe stato quello di costruire prima della chiusura annunciata una nuova galleria parallela rispondente a criteri attualizzati di percorribilità in sicurezza, adeguati al volume di traffico verificato e senza limitazione alcuna per qualsiasi tipologia di veicolo.
Gli incidenti evitati per miracolo e l’assenza di una vera progettualità
A nulla è valso quel che è accaduto il 23 settembre 2024 allorquando si è evitata una strage per le 20 persone in quel momento in transito all’interno della galleria in orario notturno solo per il coraggio e la voglia di vivere degli occupanti (2 giovani e i loro genitori) di una vettura andata in fiamme, oltreché del senso del dovere dei VV.FF. di Polistena e Siderno, degli operatori delle ambulanze del 118 di Polistena e di Taurianova e della pattuglia dei carabinieri di Cinquefrondi, tutti prontamente intervenuti dopo le segnalazioni degli intrappolati all’interno della galleria.
Quella stessa situazione stava per essere replicata nei giorni scorsi allorquando un’altra autovettura è andata in fiamme a qualche centinaio di metri dall’uscita della galleria della Limina dal lato di Mammola con l’unico inconveniente della creazione di una coda interminabile di mezzi in transito e disagi da intossicazione per gli automobilisti bloccati all’interno della galleria. Anche in questo caso può parlarsi di miracolo con l’avvertenza che i miracoli non potranno ripetersi all’infinito.
La manutenzione straordinaria non basta
Quel che è accaduto già 2 volte in meno di un anno dovrebbe far riflettere chi ha pensato di aver correttamente affrontato il problema della transitabilità all’interno della galleria della Limina con la sola attività di manutenzione straordinaria della volta e l’eliminazione delle infiltrazioni di acqua e di qualche possibilità di rifugio laterale di cui peraltro non si vedono le tracce.
Non aver nemmeno pensato di dare avvio alla progettazione di una seconda canna parallela a quella esistente per evitare il traffico bidirezionale all’interno della galleria esistente è, a mio avviso, una imperdonabile disattenzione per il diritti di mobilità in sicurezza di un territorio di importanza strategica per lo sviluppo dell’intera Calabria.
L’illusione della Bovalino-Bagnara e il silenzio delle popolazioni
Il rinnovato interesse per la Bovalino-Bagnara, per la cui realizzazione siamo ancora al tempo delle chiacchiere, nulla toglie al diritto da sempre negato agli utenti dei territori serviti dalla Ionio-Tirreno di una mobilità in sicurezza oltreché adeguata ai volumi di traffico del tempo presente.
Stupisce che le popolazioni interessate non avvertano la necessità di una forte e inarrestabile ribellione.
Una rassegnazione che diventa indifferenza
Ribellione che nemmeno si è vista accennata per ciò che accade da oltre un anno e mezzo per i lavori in corso all’interno dell’altra galleria di modesta lunghezza presente lungo il tracciato della S.S. 682, dopo poche centinaia di metri dall’uscita della galleria della Limina in direzione Gioiosa Jonica, dove il traffico continua ad essere regolato da semafori posti prima degli imbocchi stessi della galleria e si creano disagi prolungati agli utenti.
A noi più che una grande capacità di sopportazione sembra quasi una colpevole indifferenza, sia dei cittadini che degli amministratori, e questo atteggiamento, com’è noto, costituisce un riflesso tra i più perniciosi per qualsiasi consorzio umano che voglia determinare il proprio destino.