Grignani e il ricordo turbolento di Reggio Calabria: 'Ci scambiarono per altri e finì male'

"Eravamo in un hotel dove una famiglia della ’ndrangheta faceva festa. Ci arrivò un tavolo in testa", ricorda il cantautore

Gianluca Grignani pronto a tornare dopo 8 anni in gara sul palco dell’Ariston  a Sanremo 2023. Il cantautore si racconta al Corriere della Sera, pronto a ripercorrere il suo passato.

Grignani sul palco di Sanremo porterà un brano dedicato al padre e si racconta: “Ho sbagliato, ma oggi mi manca e non so se perdonarlo”.
In un’intervista al Corriere della Sera, il cantautore, tra i protagonisti del prossimo Festival di Sanremo con “Quando ti manca il fiato”, confessa di sentirsi profondamente “toccato come figlio… ma anche come padre” dalla canzone con cui si esibirà sul palcoscenico dell’Ariston.

Nell’intervista rilasciata da Grignani al Corriere, c’è spazio anche per un curioso aneddoto avvenuto a Reggio Calabria. Rispetto ai momenti autodistruttivi della sua carriera (in particolare quando nel 2009 si accasciò sul palco a Viggianello, in provincia di Potenza) Grignani lega quella vicenda a quanto accaduto in riva allo Stretto.

“Quella volta merita di essere raccontata: il giorno prima eravamo a Reggio Calabria in un hotel dove una famiglia della ’ndrangheta faceva festa. Ci scambiarono per altri e finì male, ci arrivò un tavolo in testa.

Il giorno dopo l’agenzia che mi seguiva allora mi fece salire sul palco lo stesso. Mi accasciai apposta, non potevo accettare un trattamento del genere. Poi aggiungo che non sono mai stato un santo e non lo sarò mai».