Gigi Miseferi e il commovente ricordo di Giacomo Battaglia: “E’ sempre con me, gli parlo tutti i giorni”

Ai microfoni di CityNow, Gigi Miseferi ripercorre con la memoria il suo rapporto con la Madonna della Consolazione e ricorda l'inseparabile amico e artista


Reggio e la Madonna della Consolazione, un rapporto intenso ed eterno difficile da spiegare a chi non è di questa città. La dimensione quasi onirica che si vive nei giorni delle festività mariane è unica, sino a trascendere dalla fede stessa.

Tra le migliaia di fedeli che ogni anno accompagnano (fisicamente o con lo sguardo) con devozione la Sacra Effige c’è anche l’artista reggino Gigi Miseferi, per più di un quarto di secolo inseparabile compagno d’avventure di Giacomo Battaglia.

Ai microfoni di CityNow, Miseferi ripercorre con la memoria il suo rapporto con la Madonna della Consolazione.

“Per me rappresenta quello che credo significhi per tutti i reggini. I miei primi ricordi risalgono a quando avevo 3 anni, ero in braccio a mia madre.

Il quadro mi sembrava volasse, non eravamo abituati agli effetti speciali e per un bambino era una magia vederlo camminare in mezzo alla folla. I cuori della città in quei giorni battono all’unisono, tutti i reggini si raccolgono nella fede e nella speranza. Soltanto parlarne mi emoziona”, racconta Miseferi. 

Il rapporto con la patrona di Reggio Calabria, per Gigi Miseferi, si è ulteriormente intensificato negli ultimi 10 anni.

“Nel 2009 un mio familiare ha avuto un problema di salute, ho trascorso i giorni delle festività mariane nei giorni di terapia intensiva. Grazie anche all’aiuto della Madonna della Consolazione il problema è stato superato, lo presi come un segnale.

Da dieci anni quindi, se gli impegni di lavoro me lo consentono, sento il dovere di essere tra i Portatori della Vara”.

Impossibile non pensare, con ancora più forza in questi giorni, a Giacomo Battaglia e la sua devozione per la Madonna della Consolazione, ‘per la Reggina e la Regina della città, la differenza è di una sola g per due grandi amori. Senza voler unire il sacro al profano…’ ricorda Miseferi con un sorriso.

Lo sfortunato artista reggino, volato via troppo presto lo scorso aprile, non perdeva occasione per presenziare tra i Portatori della Vara.

“Un ricordo di Giacomo? Non ne parlo al passato perchè per me è una presenza costante. Mi rivolgo spesso a lui, gli parlo ad alta voce chiedendogli consigli, o cosa farebbe in determinate circostanze”, il pensiero commosso di Miseferi.

Fede e devozione spesso fanno rima con umanità e sensibilità. Valori cari all’Hospice, struttura reggina che da mesi soffre una crisi ancora senza via d’uscita.

Si è tenuto ieri sul Lungomare Falcomatà, nel corso del Festival ‘Scirubetta’, un evento benefico dedicato all’Hospice e che ha visto Gigi Miseferi nei panni di direttore artistico e conduttore.

“Dobbiamo mantenere alta l’attenzione e sensibilizzare tutti, cittadini ed istituzioni, nei confronti di una struttura come l’Hospice.

La raccolta fondi dell’evento era dedicata a questa straordinaria e fondamentale struttura, che io personalmente, come migliaia di reggini, ho avuto modo di “conoscere”, apprezzandone il fantastico Personale, ricco di Umanità e Professionalità”, le parole dell’artista reggino.