Guerra in Ucraina, situazione drammatica a Mariupol. Zelensky: 'Genocidio, si uccidono civili'

Cinque bambini ucraini sono rimasti uccisi da mine e trappole lasciate dai soldati russi nella città di Trostianets

Si fa sempre più drammatica la situazione nella città assediata di Mariupol, dove le forze ucraine sono ormai allo stremo ed i russi hanno rafforzato gli attacchi.

La mancanza di un accordo fra le due parti ha bloccato per oggi i corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili e proseguono i bombardamenti da parte dell’esercito russo sulle principali città del Paese, compresa la capitale Kiev. “La battaglia per il Donbass per noi è molto importante”, lo ha detto il presidente ucraino Voldymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn registrata qualche giorno fa sottolineando che Kiev “non cederà quella parte di territorio perchè farlo potrebbe condizionare il corso della guerra. La Russia in Ucraina sta commettendo un genocidio. Non uccidono soldati, uccidono civili”, le parole di Zelensky.

Le prime armi dell’ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kiev “sono iniziate ad arrivare”. Zelensky a Biden: “Ci servono più armi adesso, non tra mesi”. Intanto Mosca è preoccupata per le esercitazioni militari della Nato nel nord della Norvegia, che aumentano il rischio di “incidenti non intenzionali” nell’Artico.

Cinque bambini ucraini sono rimasti uccisi da mine e trappole lasciate dai soldati russi nella città di Trostianets, nella regione di Sumy, a Nord-Est del Paese. Lo riferisce il sindaco Yurii Bova in un commento a Channel 24, citato da un corrispondente di Ukrinform. “Cinque bambini sono già stati uccisi da mine e diverse trappole. Sono stati segnalati anche dei feriti. Ci sono molti ordigni di questo tipo”, ha detto Bova. Il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy Dmytro Zhyvytskyi ha dichiarato in precedenza che nella regione vengono trovate centinaia di mine al giorno.

Le autorità ucraine intanto hanno annunciato la sospensione dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina orientale, per mancanza di un accordo con l’esercito russo sul cessate il fuoco. “Questa mattina non siamo riusciti a negoziare un cessate il fuoco sulle vie di evacuazione con gli occupanti. Ecco perché, sfortunatamente, oggi non apriremo corridoi umanitari”, ha detto su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

fonte: ansa.it