Homar Hassan: la pittura e il pugilato, in un ring che diventa arte (VIDEO)

di Laura Maria Tavella - Esiste un momento, o più

di Laura Maria Tavella – Esiste un momento, o più momenti, nella vita in cui ognuno di noi è chiamato a fare una scelta: partire o restare, prendere o lasciare, vivere di logica o d’istinto.

Per Homar Hassan, 29enne milanese, la scelta ha procurato una perdita, ma un mondo di opportunità nuove: madre italiana e padre egiziano, conclusa a 19 anni la carriera di pugile professionista, a causa del diabete, l’artista di Lambrate da “bomboletta spray”, tipico della street art, ha deciso di abbandonare l’arte clandestina per creare una forma d’arte personale, che riuscisse a raccontare una storia, la sua storia.

Il guantone diventa così il suo pennello, la tela l’avversario da affrontare.

Una serie di diretti, montanti e sequenze di uno-due riportano in un quadro il senso dell’arte per Homar Hassan: abbattere le barriere artistiche attraverso la boxe.

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Nasce così la sua tecnica pittorica, espressa in tela o in scultura, denominata “Breaking through”, “rompere attraverso”, un modo surrealistico di fare arte, con gesti incondizionati e spontanei, non studiati, ma affidati all’ impulso.

Come per la boxe, dove ogni colpo sferrato genera sudore e sangue, anche per l’artista milanese, oggi diviso tra Londra, Miami e l’ Italia, l’arte trasborda: il colore viene fatto colare, sgocciolare in ogni sua opera, prendendo così in prestito la tecnica del “drip painting” dell’artista americano Pollock per riportare sulla tela la fatica del fighter, il sudore sul volto del pugile sul ring.

A volte la tela si rompe, come il cuore. Altre volte i colpi sono così forti che a rompersi è una mano, come è successo in una performance a Londra.
Perché all’estero hanno già notato il suo talento: nella sua galleria, la Contini Art Uk a Londra, lo scorso anno c’è stata la prima delle performance “Breaking through”, in cui Omar boxa con la tela, di fronte a un pubblico ipnotizzato(VEDI VIDEO,a fine articolo). Poi un’altra a Miami. Le prossime sono previste in autunno a New York e Houston.

Il prezzo di un quadro di Homar Hassan va dai 7 mila ai 35 mila euro, una scultura dagli 8 mila ai 40 mila euro.

Troppo per un artista così giovane, penserete.
Un atto fisico dipinto non è una novità, direte.

Ma quando un pugile riesce a trasportare su tela la passione, quando nella sua performance riusciamo quasi a percepire l’odore acre del sudore, quello dolce degli unguenti, l’odore sgradevole del cuoio; o le energie per andare oltre il limite della sofferenza, la concentrazione per affrontare il prossimo ostacolo da superare, come la chiamereste, altrimenti, se non pura e semplice arte?

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Per Homar Hassan ogni tela è una nuova sfida: una serie di round in cui i cerchi dei guantoni imbevuti di colore si ammassano sulla tela.
In tanti gli chiedono come faccia a capire che il round con la tela sia finito.
Per rispondere alla domanda, l’artista ama citare sempre Pollock, che alla stessa domanda di una giornalista disse con il cuore: “Come si capisce quando hai finito di fare l’amore?”.

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