Il comico reggino Santo Palumbo protagonista a Zelig

Per il comico reggino ancora un esordio nel nuovo programma “Zelig Time”

Non smette di portare il dialetto reggino e la “sputtenza” tipica della nostra città, in giro per l’Italia.

Santo Palumbo, comico Made in Reggio Calabria, non fa nulla per nascondere l’orgoglio di essere reggino Doc.

Nuovo format televisivo di Zelig, che seppur in veste nuova, continua a sfornare comicità grazie a volti più o meno noti.

Sono lontani i tempi di Claudio Bisio e Michelle Hunziker e del Circus degli Arcimboldi, con la scelta della produzione di tornare alle origini, ovvero in Viale Monza 140 a Milano, dove 33 anni fa nasceva la cattedrale della comicità Italiana.

E dove meno te l’aspetti, quando lo show stava per volgere al termine, arriva sul palco l’energia di Santo Palumbo, che piazza una serie di stoccate in dialetto reggino raccontando dallo “stile incompiuto” delle nostre costruzioni, ai nostri viaggi in treno verso il nord, accompagnati dalle buste con i panini che preparavano le nostre nonne.

Il pezzo funziona e vola via leggero e irriverente.

Abbiamo chiesto se il dialetto reggino non rischia di essere “poco nazionale”, ma Santo risponde così:

“Io sono di Reggio Calabria e la gente deve saperlo, sentirlo, e soprattutto divertirsi per questo. Non non ho la minima intenzione di cambiare il mio modo di raccontare o usare una lingua diversa come il romano o il milanese per strappare qualche applauso in più.

Probabilmente sarò sembrato anche un po volgare, ma se per il siciliano “Minchia” è l’esclamazione nazionale, non vedo perché debba scandalizzare il nostro “‘uttana”.

Possiamo criticare qualsiasi cosa sui miei pezzi, ma non si può criticare di certo la mia voglia di sorprendere i miei concittadini raccontando di loro!”

Chiude dicendo: -“La prossima puntata sarà certamente più bella, perché nella vita si può solo migliorare.
Ma un conto è parlare di dettagli dal divano di casa, un altro è guardarli dall’interno di un sogno che
continuo a vivere!”

Appuntamento alla prossima puntata, dove racconterà all’Italia del “nostro” pranzo della domenica, tra
“purpetti” e “spase”…