Il disagio giovanile’: raccolte le testimonianze di esperti e studenti nel libro edito Città del Sole.


di Vincenzo Comi – Un libro scritto a più mani. Un volume rivolto ai giovani raccontato dagli stessi ragazzi. Tra le pagine del ‘Disagio Giovanile’ edito Città del Sole, presentato nella mattinata di venerdì all’interno dell’aula magna dell’istituto tecnico ‘Panella – Vallauri’, vengono raccolte le testimonianze degli studenti e le parole di cinque esperti, Oriana Cogliandro, Giuseppina Gareffa, Pasquale Romeo, Elio Stellitano e Maria Squillace che ne ha curato la coordinazione.Con un gruppo di psicologhe tirocinanti si è avviata circa due anni fa un’attività volta a valutare il disagio della popolazione giovanile della provincia di Reggio Calabria.In una fase successiva si sono sperimentate alcune modalità idonee a contrastare tali disagi intervenendo con progetti adeguati in due istituti multi comprensivi della città particolarmente problematici: l’istituto “Montalbetti – Telesio” e l’istituto “Panella – Vallauri”.‘Il libro mette in evidenza il disagio dei giovani di oggi – spiega la dirigente dell’istituto tecnico ‘Panella – Vallauri’ Anna Nucera – Molti ragazzi oggi sembrano essere smarriti. Spesso non hanno punti di riferimento perché mancano all’interno della famiglia rapporti chiari e trasparenti e perché i genitori non sono attenti a quelle che sono le problematiche dei loro stessi figli. Questo libro nasce dalla volontà dell’UNICEF e delle scuole di creare le condizioni di superamento di un disagio che oggi vede i giovani incapaci di interagire con questo mondo. Nel libro parlano non soltanto gli esperti ma soprattutto i ragazzi che raccontano il proprio disagio ed il proprio dolore attraverso immagini, storie, canzoni.’Nell’attività di sostegno e informazione svolta con i ragazzi delle due scuole e con la costante collaborazione degli insegnanti sono nati dei progetti dove gli stessi studenti si sono fatti protagonisti di lavori significativi sia sotto forma di produzioni letterarie che in vere e proprie realizzazioni artistiche fatte di disegni, canzoni, balli e scenografie in cui hanno ben espresso il significato del loro disagio. Tutto questo ha dato spunto alla realizzazione di questa piccola opera.‘I nostri ragazzi in questo periodo di crisi percepiscono tutta la negatività della società – spiega Eduardo Lamberti Castronuovo – Sono quindi demotivati, apatici e privi di speranza per un futuro migliore. Fortunatamente hanno un motore di ricerca che non si chiama Google o Yahoo ma curiosità. Dobbiamo incuriosire i nostri ragazzi stimolandoli nel giusto modo proprio come è stato fatto per la realizzazione del libro ‘Il disagio giovanile’.Presente alla conferenza di presentazione anche Maria Squillace, responsabile del centro per l’ascolto contro abuso e violenza sessuale.‘Il testo nasce dopo due anni di attività svolte a valutare il disagio della popolazione giovanile. Si è realizzato un questionario compilato in forma anonima da circa 700 ragazzi e con la collaborazione dell’UNICEF provinciale sono stati divulgati i risultati e successivamente la sperimentazione delle modalità idonee a contrastare tali disagi con progetti adeguati nell’istituto comprensivo ‘Montalbetti – Telesio’ e ‘Panella – Vallauri’.