Il Maestro Riccardo Muti in Aspromonte per un progetto nazionale sulla Calabria?

In passato già in diverse circostanze Muti aveva dimostrato affetto nei confronti del popolo calabrese. Possibile una nuova collaborazione, scopri di più

Il Maestro Riccardo Muti potrebbe presto tornare in Calabria per un progetto di caratura nazionale. In passato il Maestro aveva già  presenziato a Reggio Calabria e in provincia in diverse circostanze.

Nel 2012 Muti tenne uno storico evento a Reggio, quando diresse nella Scuola Allievi Carabinieri della Città sullo Stretto ben 700 ragazzi di tutta la Calabria disposti nel piazzale come un fluttuante tricolore.

Nell’agosto 2014 invece, il Maestro diresse l’Orchestra giovanile di fiati di Melicucco e di Laureana di Borrello nell’ambito di “Armonied’Arte festival 2014”.

Una straordinaria performance voluta dal Maestro che gratuitamente aveva diretto il concerto dei giovani strumentisti di banda nella suggestiva location del parco archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia.

Oramai ‘Ambasciatore delle Calabria’, Muti (che in passato ha ricevuto anche una laurea Honoris Causa presso l’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria) presto potrebbe tornare nuovamente in riva allo Stretto.

L’idea, raccontata ai microfoni di CityNow, nasce dal dott. Eduardo Lamberti Castronuovo e prevede una sorta di ‘abbraccio’ tra tutte le principali bande italiane e la Calabria.

“Il Maestro è impegnato fino al 3000 (scherza Lamberti), ma spero di poterlo presto incontrare per esporgli di persona il progetto.

Vorremmo portarlo sull’Aspromonte, a dirigere una banda che sia composta con elementi provenienti da tutta Italia.  Vogliamo lanciare un forte messaggio di cultura da un luogo chiave, spesso raccontato in senso negativo”, spiega Lamberti.

Zittire sterotipi e messaggi che danneggiano fortemente la reputazione della Calabria con un evento di cultura e di bellezza, grazie allo scenario incantevole dell’Aspromonte e alla presenza del Maestro Muti.

“Ovunque si leggono e sentono solo notizie negative sulla nostra terra. Truffe, criminalità organizzata, truffe e rapine. Basta, non se ne può più.

Queste cose esistono, non bisogna negarle, ma ci sono in tutte le città del mondo mentre solo qui sembra non ci sia nulla di positivo.

Nelle fiction televisive chi non sa parlare in italiano ed è un assassino è sempre calabrese, se è una persona perbene è del nord.

Progetti come quelli che spero di realizzare con il Maestro Muti in Aspromonte, servono per esportare il bello che la nostra terra possiede”, conclude Lamberti.