Il Roccella Jazz avrà anche la sessione estiva ma ridotta.

“Roccella Jazz anche quest’anno avrà la sua r

“Roccella Jazz anche quest’anno avrà la sua regolare sessione estiva, anche se in forma ridotta rispetto agli anni scorsi”. Lo hanno detto, nel corso di una conferenza stampa a Roccella Jonica, il presidente dell’Associazione culturale jonica, Sisinio Zito, e uno dei due direttori artistici, Vincenzo Staiano.“Si tratta di un festival importante – ha scritto la cantante Noa – che rappresenta tanto per l’Italia e per i musicisti di tutto il mondo”.Di seguito il comunicato stampa diffuso qualche giorno fa dal Sindaco di Roccella J. Giuseppe Certomà e dal presidente dell’Associazione Culturale Jonica Sisinio Zito prima della conferenza stampa. “A causa dell’inaspettato slittamento da fine luglio ai primi di settembre del contributo ministeriale, il Festival Jazz di Roccella è stato rinviato alla seconda metà di dicembre. La decisione non era evitabile stante la pressoché totale dipendenza della nostra manifestazione dai contributi pubblici. Più volte abbiamo denunciato negli anni passati l’assenza, assolutamente immotivata, di qualsiasi sponsor di rilievo, sia pubblico che privato, da una manifestazione di prestigio e notorietà internazionali come il nostro Festival. A questa circostanza fortemente sfavorevole, se non addirittura proibitiva, comune peraltro a molte importanti iniziative culturali della Calabria e di altre regioni meridionali, occorre aggiungere le lungaggini, la farraginosità e talvolta il puro nonsenso delle procedure burocratiche a livello regionale e nazionale. Procedure capaci di creare ostacoli insormontabili e perfino di uccidere progetti e realtà culturali che andrebbero invece incoraggiati e sostenuti. Facciamo appello a tutti coloro che, in Calabria ed in Italia, considerano Roccella Jazz come una componente significativa della vita culturale della nostra regione e dell’intero Paese affinché diano il loro appoggio al perseguimento di due obiettivi irrinunciabili. Il primo: la fine dell’aperta discriminazione che viene operata, per quanto riguarda le sponsorizzazioni da parte delle imprese pubbliche e private, nei confronti non solo di “Rumori Mediterranei” ma di altre importanti manifestazioni che si svolgono a sud di Roma. Di questo fatto, che costituisce un aspetto sconosciuto e non del tutto marginale della sempiterna Questione Meridionale, potremmo dare non pochi esempi e se necessario lo faremo, citando nomi e cognomi. Non è più tollerabile infatti che imprese finanziate col denaro di tutti i cittadini italiani concentrino la loro munificenza su determinate aree del Paese, escludendone le altre; o che imprese private che si reggono in misura significativa sul mercato calabrese e meridionale non sentano il dovere di dare un po’ di attenzione al contesto sociale che le circonda e le alimenta. Il secondo obiettivo da prefiggersi è l’affermazione, anche nel campo della cultura, del principio secondo il quale sono le regole e le procedure a dover essere finalizzate agli scopi che si vogliono raggiungere, e non questi a quelle. Si tratta di un problema che come è noto riguarda tutta la vita e l’economia nazionale, anzi ne costituisce la più pesante macina al collo. Dobbiamo batterci affinché ci si incammini, anche sul terreno che tutti a parole considerano di importanza primaria e cioè quello della cultura, sulla strada della sua soluzione. Su questi temi sarà organizzata a Roccella nei prossimi giorni una conferenza stampa aperta anche al pubblico interessato.”