Fare impresa in Calabria, una missione ancora possibile

A tu per tu con Francesco Iannelli della Ozzeni S.S. Agricola

CityNow ha incontrato Francesco Iannelli, che ci ha raccontato della Ozzeni S.S. Agricola che ha costituito con i soci Giuseppe Beldono, Giuseppe Galimi e Salvatore Quattrone a Condofuri in Provincia di Reggio Calabria.

Come nasce la Ozzeni?

Ozzeni è la storia di quattro amici e colleghi universitari che dopo aver studiato Agraria hanno intrapreso percorsi lavorativi diversi, per poi ritrovarsi e decidere di investire nella più importante risorsa di cui dispone la nostra regione, la terra. Con l’aiuto di fondi comunitari, ma anche con fondi propri, si è avviata l’attività di coltivazione del fico dottato e, conseguentemente, per dare valore aggiunto al prodotto primario, abbiamo inventato Siko, bevanda a base di grappa e appunto fichi.

La scelta del fico, nell’areale tipico del bergamotto appare in controtendenza…

La scelta del fico è conseguente, oltre alle ideali caratteristiche climatiche e dei suoli dell’area in cui si trova la proprietà (Condofuri marina), anche alla volontà di innovare e distinguersi, non tralasciando comunque un importante sguardo alla tradizione e alle coltivazioni tipiche dei nostri avi. In effetti, a ben vedere, l’area grecanica è da sempre caratterizzata dalla coltivazione del fico, ogni famiglia storicamente ne ha sempre avuto uno, mai però si è pensato di dare una destinazione produttiva e commerciale più ampia al prodotto.

Da dove deriva il nome della grappa Siko?

Siko deriva dal greco antico e significa fico. Riteniamo che il prodotto sia altamente identitario e rappresentativo del territorio dell’area grecanica, un territorio aspro, secco, ma capace di regalare paesaggi e scorci suggestivi, quasi dolci e ammalianti. Anche bevendo Siko, in primis si è colpiti dall’aroma deciso e aspro della grappa, per scoprire subito dopo il dolce e zuccherino sapore del fico. Con questo nome abbiamo voluto celebrare e dare risalto all’identità, alla storia, al clima e alla conformazione fisica propri dell’area grecanica.

Cosa consigliate a quei giovani che vorrebbero investire nella propria terra ma che sono spaventati dall’idea di un sud in cui è difficile fare impresa?

Effettivamente la cronica mancanza di infrastrutture ha sempre isolato il sud, ma è anche vero che la rete e la tecnologia ormai riescono ad avvicinare mondi lontani e fornire supporto anche in territori difficili. Allora il nostro consiglio, da imprenditori, è quello di cogliere il momento positivo che i tempi ci offrono. Se è vero che il sud è rimasto isolato per tanto tempo, è altrettanto vero che tanto resta ancora da scoprire e numerose sono le opportunità e le potenzialità da esprimere. Ecco a noi piace guardare questo lato della medaglia, e questa mentalità ci fortifica e ci sprona a fare sempre meglio.